William S. Burroughs e i gatti: un omaggio allo scrittore nel centenario della nascita
William S. Burroughs, tra i padri della Beat Generation, aveva una grande passione per i gatti.
Chi odia i gatti rispecchia uno spirito brutto, stupido, grossolano e bigotto.
Oggi William S. Burroughs avrebbe compiuto cento anni: lo scrittore “padre spirituale” della Beat Generation, infatti, nacque il 5 febbraio 1914 a St Louis, nel Missouri.
Scrittore certo particolare, non adatto a tutti e, probabilmente, non da tutti apprezzato, tra i suoi libri – tra cui ricordiamo i celebri Pasto nudo e La scimmia sulla schiena – ne troviamo uno dedicato ai fatti. Il titolo è Il gatto in noi ed è uno dei testi più delicati mai scritti sui mici, che considerano il gatto come “compagno psichico”.
Tra le pagine di questo testo troviamo tanti gatti: bianchi, arancioni, persiani; gatti amati, gatti di strada; gatti soprannaturali come piccoli dèi del focolare; creature con un che di felino, un che di umano e un che di “ancora inimmaginabile”, frutto di unioni arcane e lontanissime che l’autore si sente chiamato a rievocare e a proteggere come un benefico Guardiano.
Burroughs ne Il gatto in noi assume una voce piana, pur con le inquietanti connotazione che gli sono proprie – e le storie che narra, così come le osservazioni che fa su gatti, mostrano una naturalezza pregna di intensità. Pagina dopo pagina si percepisce un’affinità tra l’autore e i gatti di cui scrive, forse perché probabilmente egli ha voluto quasi rileggere la propria vita alla luce delle sue conoscenze feline.
La rabbia di un gatto è meravigliosa: brucia di pura fiammata felina, il pelo ritto e scintille sfavillanti di blu, gli occhi fiammeggianti che lanciano saette
Come dicevamo, William S. Burroughs non è uno scrittore per tutti e questo libro lo conferma: ne Il gatto in noi, infatti, troviamo pagine splendide sui gatti ma anche una forte antipatia (e in alcuni passaggi anche di disprezzo) per tutti gli altri animali!
William S. Burroughs
Il gatto in noi
Traduzione di Giuseppe Bernardi
Adelphi, 1997
pp. 107, euro 9