Veterinario comportamentalista: perché è importante la sua funzione
Oggi spieghiamo come mai nei problemi comportamentali ed educativi del cane è importante far visitare il cane da un veterinario comportamentalista.
Veterinario comportamentalista – L’idea per questo articolo è nata perché circa la metà di richieste di aiuto sulla email di Petsblog riguardano problemi comportamentali o educativi dei cani e dei gatti. Ora, i problemi comportamentali non possono essere risolti con una semplice email e dicendo “Fai questo, questo e anche questo e il cane/gatto va a posto”, non si tratta di consigli del tipo “Se la maionese è impazzita, fai così!”. E non si può neanche scrivere un articolo chilometrico parlando di ogni singola patologia comportamentale. Questo perché ci sono sfumature da prendere in considerazione che possono essere notate solo da un esperto e vedendo l’animale. Mettiamola così: il cane ha un problema cardiaco? Lo porti dal cardiologo. Ha un problema ortopedico? Lo porti dall’ortopedico. Ha un problema comportamentale? Lo porti dal comportamentalista.
Veterinario comportamentalista: a cosa serve?
Il guaio è che quando il cane o il gatto manifestano un disturbo comportamentale (dopo aver escluso tutte le cause organiche di malattia che possono causare un’alterazione del comportamento), le reazioni dei proprietari possono essere di diverso tipo:
- Impossibile che il mio cane abbia un disturbo comportamentale (questo detto da persona che fino a cinque minuti prima si lamentava del fatto che il cane girava intorno su se stesso mordendosi la coda, anzi, lo sta facendo anche mentre ribadisce l’assenza del problema comportamentale)
- Il mio cane non ha un problema di educazione (questo detto da persona che fino a cinque minuti prima si lamentava del fatto che il cane tira al guinzaglio manco fossimo al Gran Premio, che gli ringhia quando cerca di farlo scendere dal letto, che elemosina a tavola come se domani dovesse sparire tutto il cibo dal mondo… no no, il tuo cane è perfettamente educato, ti stavi lamentando solo per arieggiare la bocca?)
- Il mio cane ha un problema comportamentale/educativo, ma non ho tempo/soldi/voglia di farlo vedere dal comportamentalista
Nel caso uno e due fino a quando il proprietario non apre gli occhi e non impara ad accettare la realtà dei fatti c’è poco da fare, continuerà imperterrito a lamentarsi, ma non accetterà di prendere nessun provvedimento. Come dico sempre: il cane è tuo, se sei contento così alla fine non è un mio problema. Intendiamoci: è in parte un mio problema, nel senso che quando ti dico la causa e ti spiego cosa bisogna fare io ho fatto la mia parte, se poi tu non accetti nulla di quello che ti dico, allora diventa esclusivamente un tuo problema, io sono qui per curare i cani, per inculcare un po’ di buon senso nelle teste di alcuni proprietari ci va un miracolo divino.
Passiamo al terzo punto: se non hai tempo/voglia di educare il cane allora non dovevi prendere il cane. Ormai hai fatto il danno, mi spiace per il cane che vive questo disagio psicologico, ma chi è causa del suo mal pianga se stesso e lasci in pace gli altri, non giocando al solito scarica barili. Per quanto riguarda il discorso economico, posso capirlo, tuttavia mettetevi nei panni del veterinario: per curare certe malattie fisiche ci vanno cure specialistiche? Ecco, la stessa cosa succede per i disturbi comportamentali. Mettiamola in un altro modo. Se finora il vostro sistema educativo ha portato a questi problemi comportamentali, significa che state sbagliando qualcosa: da soli non potete fare nulla, nel senso che agendo da soli avete già ottenuto un cane non educato o con problemi comportamentali. Avete bisogno di qualcuno che valuti quello che state facendo e che vi dica cosa state sbagliando e come correggervi. E che imposti una terapia comportamentale e rieducativa. Se non siete disposti ad accettare tutto ciò, allora vi terrete il cane o il gatto con in relativi problemi comportamentali.
Veterinario comportamentalista o educatore cinofilo?
Per me la cosa migliore in casi particolarmente complessi sarebbe far vedere il cane da entrambi. Spesso le due figure entrano in una sorta di stato di rivalità, cosa che a me non piace. Apprezzo molto, invece, i comportamentalisti e gli educatori cinofili che sanno collaborare fra di loro, rispettando il proprio ruolo e senza pestarsi i piedi a vicenda. In questo modo si riesce a fare il bene del cane, cosa che dovrebbe essere la priorità in certi casi. Diffamare o criticare il lavoro l’uno dell’altro è indice di scarsa professionalità: si lavora insieme per migliorare lo stato di salute mentale del cane.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.