Ventroflessione collo gatto: cause e cosa fare
Se il vostro gatto tiene la testa sempre rivolta verso il basso, potrebbe trattarsi di un sintomo noto come ventroflessione del collo, riferibile a diverse malattie.
Cosa vuol dire quando il vostro veterinario vi dice che il vostro gatto ha una ventroflessione del collo? Si tratta di un atteggiamento particolare del gatto, il quale tiene la testa piegata verso il basso. La ventroflessione può essere più o meno intensa: inizialmente si ha solo un leggero piegamento della testa, ma in casi gravi tutta la testa e il collo sono piegati verso il basso. Intendiamoci: molti gatti, soprattutto quando hanno freddo, tendono a dormire in questa posizione. Ma sono gatti che stanno benissimo e che, una volta svegli, mantengono normalmente la stazione di collo e testa. Nei gatti con ventroflessione del collo, invece, sono presenti anche altri sintomi: anoressia, abbattimento, dimagramento, disidratazione… Tali sintomi dipendono molto dalla malattia che provoca la ventroflessione del collo nel gatto.
Ventroflessione collo gatto: cause
Come dicevamo, la ventroflessione del collo nel gatto è un sintomo, non una malattia a se stante. Questo vuol dire che se si ha un gatto con questa postura, bisognerà andare a ricercare la malattia sottostante. Solitamente, poi, oltre alla ventroflessione del collo, sono presenti anche altri sintomi, tipici di quella particolare malattia.
Le principali cause di ventroflessione del collo nel gatto sono:
- ipokaliemia (da digiuno, da insufficienza renale, post blocco vescicale ostruttivo…)
- carenza di tiamina o vitamina B1
- polineuropatia ipokaliemica del gatto
- ipertiroidismo
- iperaldosteronismo o Sindrome di Conn
- debolezza neuromuscolare
- miastenia grave congenita
- miastenia grave acquisita
- miopatia congenita
Ventroflessione collo gatto: cosa fare
Per curare la ventroflessione del collo nel gatto bisogna prima appurare quale sia la malattia che la provoca. Non esiste, infatti, una medicina per curare la ventroflessione, bensì esistono medicine per curare le malattie che la provocano.
Il veterinario vi proporrà una serie di esami del sangue per capire quale sia la causa del problema. Inoltre, sommando anche gli altri sintomi, sarà possibile stabilire la causa e quindi impostare una terapia corretta. Nel caso di carenza di tiamina in animali anoressici o con gravi diarree, si provvederà a integrare la vitamina mancante. Idem in caso di ipokaliemia, ma attenzione: si procederà sì a somministrare il potassio mancante, ma bisognerà anche stabilire quale sia la causa della mancanza di potassio. La terapia per una forma di insufficienza renale non è la stessa della terapia dell’ipertiroidismo o dell’iperaldosteronismo.
Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
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