Vendita illegale di cavallucci marini a Taranto: la denuncia degli ambientalisti
Continua la vendita illegale di cavallucci marini. La denuncia degli ambientalisti.
Il mercato illegale di cavallucci marini desta grande preoccupazione fra gli ambientalisti e gli animalisti. Purtroppo questi animali sono a rischio estinzione, e nonostante siano protetti dalla legge (per l’esattezza dalla Convenzione di Washington Cites – Convention on International Trade of Endangered Species of fauna and flora), ancora molte persone li commerciano in modo illegale.
La Convenzione Cites è stata sottoscritta da più di 200 Stati, e si pone l’obiettivo di tutelare le specie animali e vegetali minacciate di estinzione. Proprio nei giorni scorsi però è stato svelato un commercio illecito verso la Cina dai mari di Taranto di oloturie e cavallucci marini, un commercio denunciato dall’ambientalista Luciano Manna tramite il suo sito VeraLeaks.
Il Cavalluccio marino è infatti un animale che purtroppo ancora oggi viene ampiamente utilizzato nel campo della medicina tradizionale cinese, e proprio per questa ragione è oggetto di sfruttamento e commercio illecito e incontrollato.
Un mercato illegale che trova la sua clientela sull’app di messaggeria istantanea WeChat. I cavallucci marini vengono venduti come potenti afrodisiaci o per realizzare liquori pregiati; le oloturie, invece, sono utilizzate per uso alimentare, medico e nel settore della cosmesi. Pagati a pochi euro al chilo dai commercianti asiatici, vengono poi messi in commercio in Cina a prezzi elevatissimi: dai 200 ai 600 dollari al chilo
fanno sapere i membri dell’associazione Marevivo, indignati per una tale mancanza di rispetto verso questi animali.