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Uno sguardo ai diritti degli animali in Russia

Una tavola rotonda in Russia si chiede come ridurre il livello di violenza nei confronti dei cani e dei gatti che, al momento attuale, non sono affatto tutelati.

Uno sguardo ai diritti degli animali in Russia

In questi giorni si è tenuta in Russia una tavola rotonda sul tema: I diritti degli animali in Russia: come ridurre il livello di violenza nella società?

Sono intervenuti psicologi, legislatori ed esperti di diritto. La tavola rotonda si è tenuta per approfondire il disegno di legge conosciuto come “Informazioni sul trattamento responsabile degli animali”, che la Duma di Stato – cioè la camera bassa dell’Assemblea Federale della Federazione Russa – ha intenzione di licenziare nel corso del prossimo mese di aprile.

La prima stesura del progetto di legge è della Organizzazione per la Protezione Animali. Da allora sono passati alcuni anni e la versione che è attualmente alla Duma non piace affatto a Irina Novozhilov, presidente del Centro per la Difesa dei ritti degli Animali Vita, perché, a suo vedere, l’attuale formulazione porterà alla creazione di una “catena di montaggio legale per la soppressione di cani e gatti” o, peggio, servirà per preparare un progetto di legge atto a legalizzare l’eutanasia di massa.

La Novozhilova ha accusato deputati che lavorano alla stesura finale del disegno di legge di non aver preso in considerazione le proposte dei centri per la difesa degli animali. Questi ultimi, infatti, sarebbero equiparati alle risorse minerarie e non è un caso che la Duma ha affidato la stesura del progetto legge alla commissione per le risorse naturali, l’ambiente e l’ecologia…

Al momento attuale gli animali, nella Federazione russa, sono tutelati solo dall’articolo 245 del Codice Penale che ha per titolo Crudeltà verso gli animali. Tuttavia l’applicazione di tale articolo nella realtà è praticamente inesistente. Gli animalisti hanno più volte chiesto di rubricare i reati sugli animali come “crimini moderati” e in tal modo potrebbero essere puniti quanti li maltrattano. Il Codice, inoltre, ritiene cani e gatti proprietà privata ma visto che non è possibile determinarne il valore in rubli, nel caso di violenza sugli animali non si applica nemmeno l’articolo 167 del Codice Penale dal titolo “Distruzione intenzionale o danneggiamento di proprietà”.

Insomma, nessuna tutela per gli animali nella Federazione Russa.

Via | Rambler

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