Un’accusa per stalking per un cane
Vicino di casa “perseguitato” dall’animale che da anni imperversa nel giardino comune: e così lo denuncia.
Ecco, questa mi è nuova. Una famiglia ha “portato” un cane davanti al giudice con l’accusa di stalking. Per chi non lo sapesse, la definizione di stalking ((tratta da Wikipedia):
indica una serie di atteggiamenti tenuti da un individuo che affligge un’altra persona, perseguitandola e generandole stati di ansia e paura, che possono arrivare a comprometterne il normale svolgimento della quotidianità.
Ovviamente l’accusa è ricaduta sulla padrona del cane ma è un caso piuttosto curioso che può toccare un po’ tutti. In breve: il cane vive con l’anziana padrona in una palazzina di due piani con giardino comune. La signora ha problemi di deambulazione e le risulta difficile portare in giro il cane così lo lascia libero nel giardino condominiale creando non poco trambusto nella quotidianità della famiglia che abita al piano terra.
Il cane sporca in giro, ringhia e abbaia in continuazione. Una situazione diventata, poco alla volta, insostenibile tanto da spingere il capofamiglia a rivolgersi al giudice. Questo signore non chiede soldi o l’allontanamento del cane ma che qualcuno dia un aiuto concreto alla signora e si occupi del cane e che metta fine a questi anni di tormenti. La signora (e il cane) adesso sono ospiti da parenti ma non si sa per quanto. Da un certo punto di vista non mi sento di colpevolizzare questa persona. Purtroppo il cane ha ritrovato quel suo spirito selvatico” per problemi inerenti alla padrona ma sono convinto che, con le cure adeguate, tutto potrà sistemarsi. Già che non ha chiesto dei soldi mi sembra una persona ragionevole, altre persone avrebbero anche usato metodi più sbrigativi per “eliminare” il problema.
Via| Il Resto del Carlino
Foto| Flickr