Un satellite contro i combattimenti di cani
Il terribile fenomeno dei combattimenti tra cani dilaga senza sosta. L'AIDAA tenta di fermarlo con la tecnologia.
Il fenomeno dei combattimenti tra cani ruota intorno a cifre che fanno girare la testa. Si parla di somme che arrivano fino a quattrocentomila euro a serata. È facile immaginare come, con così tanti soldi, persone senza scrupoli si siano date all’addestramento di pitbull, rotweiler, dogo e altre razze fisicamente massicce per arricchirsi. Un tempo la cosa era riservata ai soli rom ma adesso, “fiutato” l’affare, ci si sono messi anche criminali nostrani, slavi e, ultimamente, la malavita russa. A Milano, ad esempio, si conoscono alcuni luoghi dove questi terribili incontri vengono organizzati ma chi lo fa, ha studiato un modo per evitare di farsi prendere. Sposta il luogo, non lo fa mai lo stesso giorno e via dicendo.
Sempre nel capoluogo lombardo sono stato scoperti dei box di fortuna dove i cani vengono tenuti dopo i combattimenti e curati da veterinari corrotti se sono ancora in grado di combattere, soppressi se non lo sono più o “rattoppati” se possono diventare la vittima di un altro cane in addestramento. Tutto questo fa venire la nausea per quanto l’uomo possa essere senza un bricciolo di cuore ma pensare solo ai soldi. Arrivano addirittura cani dalle perras appositamente per essere mandati nell’arena, per non parlare dei vari rapimenti che avvengono quotidianamente.
L’AIDAA ha stretto un accordo con una società di rilevamenti satellitari per monitorare delle aree della città ed evitare questi scontri o, almeno, arrestare chi li organizza. Lorenzo Croce, presidente dell’AIDAA, però lancia un appello: più che i sistemi tecnologici, la vera differenza la fanno le persone perbene, quelle che vedono e non chiudono gli occhi ma denunciano quello che hanno visto. Se anche a voi succede una cosa del genere, vi prego, non giratevi dall’altra parte. Chiamate la Polizia e sporgete denuncia. Voltaire diceva che “ognuno è colpevole per il bene che non ha fatto”. Se vedete o sentite qualcosa, denunciate!
Via|Il Giornale
Foto|Flickr