Un gatto per Natale, un racconto di Elisabetta Rasy
Una storia vera di amore tra una donna e un gatto randagio. Imperdibile.
Un gatto per Natale è una storia vera, scritta da Elisabetta Rasy e pubblicata da Nottetempo nella collana I sassi.
Il gatto di cui si parla è un gatto incontrato davvero e che ha conquistato il cuore della scrittrice. Il Natale, invece, è una dimensione più intima e malinconica, memoria di Natali dell’infanzia che ognuno di noi ricorda e che, siamo sinceri, non sono sempre felici. Mutatis mutandis potremo dire che il Natale che troviamo nel titolo è un po’ lo spirito di un Natale passato di dickensiana memoria che ha con sé la nostalgia di qualcosa che volevamo con tutto il cuore ma poi non si è concretizzata.
Il gatto, invece, è Gegio, un micio randagio di Sarteano, in provincia di Siena. Ha una storia di abbandono alle spalle e, a seguito di questa, non si lega a nessuna persona in particolare ma ne ammalia molte, diventando il beniamino del paese. Così Elisabetta Rasy ci parla di come ha conosciuto Gegio, di come si sono innamorati a vicenda (si chiede la scrittrice se sia possibile innamorarsi di una gatto e si risponde affermativamente e noi non possiamo che concordare) e di come lei gli è stata vicino nelle difficoltà. Nel narrare di Gegio, Rasy annoda le fila con le storie di altri gatti che hanno fatto parte della sua vita, gatti della nonna, dell’infanzia, gatti piombati in casa grazie al figlio. Tra tutti questi incontri felini, c’è n’è uno, Gegio appunto, che però occupa un posto del tutto speciale.
Si tratta di un librino che, a dispetto delle poche pagine (appena quaranta), riesce a lasciare segni indelebili nel nostro animo una volta che lo si è letto. Del resto lo sappiamo bene: il graffio (metaforicamente inteso) di un gatto sul nostro cuore, non guarirà mai, perché le ferite d’amore non si rimarginano.
Elisabetta Rasy
Un gatto per Natale
Nottetempo, 2013
pp 37, euro 3