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Caccia: il Parlamento respinge l’emendamento che abolisce i richiami vivi

Con una logica anacronistica, asservita più ai giochini di potere che al rispetto della vita, la Camera ha respinto un emendamento che avrebbe salvato la vita di molti uccelli.

Caccia: il Parlamento respinge l’emendamento che abolisce i richiami vivi

Brutta giornata quella di ieri per gli uccelli, in Italia. Grazie (anche se bisognerebbe dire: per colpa) dei voti del Partito Democratico, della Lega Nord e dei Fratelli d’Italia la Camera ha bocciato un emendamento (proposto dal MoVimento 5 Stelle) che avrebbe vietato l’uso (e di conseguenza la cattura) degli uccelli selvatici al fine di utilizzarli come richiami vivi nelle battute di caccia.

Nota l’associazione antispecista Essere Animali, che lavora in difesa di tutti gli animali

Un’anacronistica quanto spietata pratica figlia di una totale negazione dei minimi bisogni dei volatili. ?Uccelli? migratori catturati con reti e ingabbiati per tutta la vita, individui a cui vengono sfasati i bioritmi naturali mediante periodi di luce e buio per forzarli a cantare anche quando non è stagione.

Così i nostri politici rendono ancora legale il disprezzo nei confronti degli uccelli e non tengono in minimo conto della volontà di sempre più persone che sono contrarie alla caccia e desiderano vivere un nuovo rapporto di pace con gli animali.

Noi di Petsblog deprechiamo queste logiche di potere che non rispettano la vita degli esseri viventi, di tutti gli esseri viventi e ci fermiamo a guardare, ammirati, il volo degli uccelli, liberi come dovrebbe essere, prendendo in prestito le parole della poetessa Isabella Leardini nel componimento Perfetti come il volo degli uccelli.

Perfetti come il volo degli uccelli
lo ripetevo all’infinito nell’estate
così sarebbe stata una preghiera.

Pensavo che saremmo stati
perfetti come il volo degli uccelli
nei cerchi e nelle svolte del destino.
Io non volo e non mi poso
io non canto
se non posso avere te pesto la terra
come chi vive contro la natura.
Le rondini non sanno partire
sono le figlie pazze del freddo
e forse stanno qui da qualche parte
continuano a ripetere che questo
è il loro autunno radioso d’aria
mentre le prende piano la neve.

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