Petsblog Cani Tumori e impianti metallici nei cani: i risultati di uno studio

Tumori e impianti metallici nei cani: i risultati di uno studio

Un recente studio ha messo in luce il rapporto fra tumori e impianti metallici nei cani. Ecco i risultati.

Tumori e impianti metallici nei cani: i risultati di uno studio

Tumori e impianti metallici nei cani – Un studio abbastanza recente ha cercato di spiegare meglio il rapporto che può esistere fra tumori e impianti metallici nei cani. Il suddetto studio è stato uno studio retrospettivo, il che vuol dire che si sono studiate a posteriori le cartelle cliniche di cani che hanno sviluppato tumori a seguito dell’inserimento di impianti metallici e cani che hanno sviluppato tumori ossei senza che ci fossero impianti metallici. Il titolo dello studio in questione è “Implant-associated neoplasia in dogs: 16 cases (1983–2013)”, Andrew G. Burton et al. J Am Vet Med Assoc 2015; 247: 778–785.

Tumori e impianti metallici nei cani: c’è correlazione?

Lo studio retrospettivo in questione è stato uno studio caso-controllo, istituito per valutare la clinica e la patologia dei tumori associati agli impianti metallici usati in ortopedia nel cane. In questo studio sono stati esaminati i casi clinici di sedici cani con neoplasie associate a impianti metallici e trentadue cani di controllo presentanti osteosarcomi non associati a impianti metallici.

Ecco che venivano dunque studiate tutte le cartelle cliniche dei cani e per ogni caso di tumore correlato ad impianti metallici venivano annessi due cani con osteosarcomi indipendenti, basandosi ovviamente sulla sede del tumore, del sesso e dell’età, in modo che i dati fossero maggiormente confrontabili.

Da questo studio sono emersi diversi risultati:

  • il tempo medio di diagnosi del tumore dal momento dell’inserimento dell’impianto era di 5.5 anni (9 mesi-10 anni)
  • di solito sono più interessati tibia (otto casi su sedici) e femore (cinque casi su sedici)
  • maggiormente colpita la diafisi (quindici casi su sedici)
  • il tumore più frequente è l’osteosarcoma (tredici casi su sedici), mentre i restanti erano un sarcoma istiocitario, un fibrosarcoma e un sarcoma a cellule fusate

Cosa vuol dire?

I risultati di questo studio ci spiegano come ci siano delle sostanziali differenze anatomiche fra i tumori associati ad impianti metallici nei cani e neoplasie spontanee, soprattutto come localizzazione (maggiormente colpita la diafisi delle ossa degli arti posteriori in caso di neoplasia associata a impianto metallico). Questo non vuol certo dire che tutti i cani a cui viene inserito un impianto metallico accada una cosa del genere, si tratta di evenienze rare, da prendere in considerazione, ma non così frequenti. Anche perché a volte non si ha scelta: se si hanno fratture molto brutte, per poter permettere una vita dignitosa al cane bisogna applicare tali impianti. Nessuno a priori può sapere quale cane avrà la predisposizione genetica a sviluppare tali tumori.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | drphotomoto

Via | JAVMA

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