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Tubercolosi nel gatto: cause, sintomi e terapia

Vediamo quali sono le cause, sintomi, diagnosi e terapia della tubercolosi nel gatto.

Tubercolosi nel gatto: cause, sintomi e terapia

Tubercolosi nel gatto – Tranquillizziamo tutti: la tubercolosi è una malattia più che rarissima nel gatto in quanto i felini sono naturalmente resistenti a questo tipo di micobatterio. Anni fa si vociferava di casi di trasmissione da gatto a uomo, ma si fece come al solito un gran polverone per fare sensazione e tutto finì lì. Per amore di completezza, però, visto che è una malattia descritta nei gatti, oggi andiamo a vedere cause, sintomi, diagnosi e terapia della tubercolosi nel gatto.

Tubercolosi nel gatto: cause e sintomi

Come abbiamo visto, i gatti sono resistenti all’infezione da Mycobacterium tubercolosis, ma sono sensibili al M. bovis, avium complex e microti. Ci sarebbe poi l’infezione da M. Lepraemurium, ma quello provoca la lebbra felina ovvero lesioni granulomatose e ulcere cutanee che non guariscono. I gatti tendono ad infettarsi durante la caccia, a causa dei morsi e infatti la via di infezione nel gatto di solito è quella alimentare.

Di norma come sintomi abbiamo la formazione di noduli e lesioni cutanee che tendono a non guarire, ma occasionalmente sono state descritte forme gastroenteriche con la formazione dei tipici noduli caseosi multipli e respiratorie. A volte si ha anche solo ingrossamento dei linfonodi mesenterici senza altri sintomi.

Tubercolosi nel gatto: diagnosi e terapia

Non è facile la diagnosi di tubercolosi nel gatto, a volte il riscontro dei noduli caseosi è un reperto accidentale in corso di laparatomia per altri motivi. La diagnosi di certezza si ha solo tramite isolamento del batterio che è sensibile a un particolare tipo di colorazione.

Anche se l’infezione nell’uomo è provocata o dal contatto con altre persone malate o dal contatto con bovini malati, essendo che esiste la possibilità di trasmissione, i gatti con tubercolosi non vengono curati, anche perché non esiste una terapia efficace. E’ brutto dirlo, ma gatti sospetti di tubercolosi o con tubercolosi conclamata e diagnosticata vanno soppressi a causa del rischio di trasmissione della malattia all’uomo. Soprattutto quando sono positivi a M. bovis: l’infezione da M. bovis secondo il Regolamento di Polizia Veterinaria è soggetta a denuncia immediata, per cui non si ha scelta: la tutela della salute pubblica in questo caso viene prima di altre considerazioni.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | rainerstropek

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