Troll, animali e animalisti

Se vi dico “troll” probabilmente vi vengono subito in mente delle strane creature come quelle della foto. I troll sono però anche dei provocatori che mettono in rete, ad esempio su facebook, messaggi spesso offensivi volti semplicemente a creare un po’ di confusione.

Sicuramente anche voi vi siete imbattuti in questi figuri on line: parlano male dei bambini con handicap, dei gatti, dei cani, di chiunque. Inneggiano alla violenza, alla tortura, all’eliminazione fisica di persone e/o animali. Naturalmente e giustamente molti si indignano e commentano.

Ecco, lo scopo del troll, come quello di un bambino dispettoso, è di dare fastidio. Ogni volta che commentiamo le loro cattiverie gratuite o le condividiamo sulla nostra bacheca, abbiamo fatto il loro gioco. Andrebbero invece segnalati con gli strumenti che ogni social network mette a disposizione degli utenti. Ma ome si comportano i troll che fanno indignare noi amanti degli animali?

Abitualmente istigano alla violenza e alle torture (ne abbiamo parlato tempo fa sempre su Petsblog), con immagini e frasi raccapriccianti. In realtà alle persone/troll interessa solo provocarci. Andrebbero dunque ignorati, lasciando a zero visite e commenti. Cosa pressoché impossibile in una rete bazzicata anche da molti neofiti.

La domanda che mi pongo è: ammettiamo pure che dietro questa azione di disturbo senza senso ci sia un ragazzino che non ha altro da fare nella vita, perché la sua azione di disturbo si basa su contenuti violenti? Perché sono quelli che fanno più presa su di noi? Forse sì. Sta di fatto che probabilmente qualche problema questa persona lo ha. Sta di fatto, che al di là di chi si indigna c’è in rete qualcuno magari più disturbato di lui che può andargli dietro seriamente.

Per conto mio, salvo rari casi, sarei dell’opinione di ignorarli. Voi di solito come vi comportate in merito? Vi siete imbattuti in un troll? Conoscete qualcuno che trolleggia in modo innocuo? Se sì, sapete perché lo fa?

Foto | Flickr