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Trasfusioni sangue cane: criteri del donatore, del ricevente e costo

Quando e perché bisogna ricorrere alla trasfusione di sangue nel cane? E quali criteri devono soddisfare donatore e ricevente?

Trasfusioni sangue cane: criteri del donatore, del ricevente e costo

La trasfusione di sangue nel cane indica il trasferimento da sangue da un cane donatore a un cane ricevente. In generale è richiesta una trasfusione di sangue intero, quella più comune a livello ambulatoriale, in tutti i casi di anemia (indipendentemente dalla causa) o di coagulopatia. E’ possibile che sia necessario effettuare una trasfusione anche in corso di chirurgie con forte perdita di sangue. Scopriamo, dunque, che criteri deve soddisfare il donatore, il ricevente, quanto costa una trasfusione di sangue e come ridurre i rischi di reazioni da trasfusione.

Trasfusioni di sangue nel cane: requisiti del donatore

Non è facile, soprattutto nei piccoli ambulatori, ma l’ideale sarebbe quello di creare un gruppetto di cani donatori abituali. Questo per avere dei cani a cui rivolgersi durante situazioni di emergenza, a causa del fatto che in Italia le banche del sangue veterinarie sono rarissime e reperire sangue canino in urgenza non è facile nella maggior parte delle zone d’Italia.

Non tutti i cani possono essere dei donatori di sangue, devono rispettare dei criteri minimi:

  • deve essere un cane di proprietà, quindi con microchip inserito
  • deve essere un cane buono e tranquillo: fondamentale perché ci si impiega un po’ a prendere il sangue e non è possibile farlo con un cane che salta dappertutto o che cerca di morderti di continuo
  • deve avere un’età compresa fra i 2 e gli 8 anni
  • deve avere un peso superiore ai 25 kg
  • deve essere in regola con le vaccinazioni
  • deve fare regolari trattamenti e profilassi contro endo e ectoparassiti

Se un cane donatore soddisfa questi requisiti, ecco che prima di considerarlo un cane donatore deve fare una serie di esami completi, per essere sicuri che sia sano e idoneo alla donazione:

  • gruppo sanguigno DEA 1
  • emocromo e biochimico completi (elettroforesi, elettroliti, proteine della fase acuta)
  • profilo coagulativo
  • profilo urinario
  • esami feci
  • ricerca antigeni Dirofilaria immitis
  • ricerca malattie infettive: Leishmania, Ehrlichia, Babesia, Anaplasma

A tutti questi esami bisogna poi aggiungere esami specifici a seconda della zona di residenza (per esempio ricerca per l’Angiostrongylus vasorum nelle zone endemiche) o della razza (fattore di vW nel Dobermann).

Tutte queste analisi, nel cane donatore, devono essere ripetute almeno una volta all’anno o ogni volta che subentrano sintomi clinici particolari.

Trasfusioni di sangue nel cane: i gruppi sanguigni

Abbiamo già parlato in passato dei gruppi sanguigni nel cane. Il principale è il DEA, riconosciuto in 1, 3, 4, 5, 6 e 7. A proposito del DEA 1, ci sono due antigeni, 1.1 e 1.2: possiamo avere cani DEA 1.1+, DEA 1.2 + o DEA1- (l’1.1 e l’1.2 sono espressi alternativamente).

I cani DEA 1 negativi sono i donatori universali, mentre è necessario non trasfondere sangue DEA 1.1+ o DEA 1.2+ a un cane DEA 1 negativo, per evitare gravi reazioni di emolisi acuta dopo la trasfusione. Prima di trasfondere del sangue testato per il gruppo sanguigno, sarebbe sempre bene fare anche le prove di compatibilità crociata, la Major e la Minor.

Se possibile (quindi non in situazioni di estrema urgenza nelle quali non si ha il tempo materiale di fare gli esami), bisognerebbe conoscere il gruppo sanguigno del donatore e del ricevente. Se è vero che il cane non ha isoanticorpi naturali e quindi la prima reazione è spesso sicura (ma non sempre, recentemente sono state individuate reazioni da trasfusione anche durante la prima donazione), se non si conosce il gruppo sanguigno si potrebbero avere problemi durante una seconda trasfusione in quanto ormai ci sarebbe stata sensibilizzazione.

Sarebbe auspicabile riuscire a convincere i proprietari di cani a testare tutti i cani per il gruppo sanguigno, non si sa mai quando una trasfusione possa essere necessaria nel corso della vita del cane, ma per motivi economici quasi nessun proprietario è disposto a farlo.

Ogni quanto il cane donatore può donare il sangue?

L’intervallo minimo fra una donazione di sangue e l’altra è di 90 giorni. Una volta donato il sangue, il cane donatore dovrebbe essere tenuto sotto controllo per almeno mezz’ora, per capire se possa avere sintomi di ipotensione:

  • mucose pallide
  • polso debole e frequente
  • tachipnea
  • abbattimento

Dopo che un cane ha donato, deve essergli fornito cibo e acqua. Per quanto riguarda le quantità della trasfusione:

  • quantità di sangue da prelevare: 16-18 ml/kg di peso del cane donatore
  • quantità di sangue da trasfondere: 10-22 ml/kg/die (nei cani cardiopatici 5 ml/kg/die)
  • velocità di trasfusione: 0.5-1 ml/kg/h per la prima mezz’ora; in assenza di reazioni da trasfusione, si può arrivare fino a 5-10 ml/kg/h (in pazienti a rischio di sovraccarico di circolo meglio non superare i 3-4 ml/kg/h)
  • durata della trasfusione: non più di 4 ore

Quando è richiesta una trasfusione di sangue nel cane?

A differenza di quanto pensano i proprietari, una trasfusione di sangue non è la panacea per ogni tipo di male e avvelenamento del cane. Solitamente si effettua una trasfusione quando c’è grave anemia o coagulopatia con massiccia perdita di sangue, basandosi sullo stato di salute del cane e sull’ematocrito. Ma attenzione: cani con anemie croniche possono avere ematocriti molto bassi, ma essendo forme croniche, l’organismo si è ormai adattato alla situazione e, anche se l’ematocrito è basso, non è detto che richiedano per forza una trasfusione.

Parlando di ematocrito e trasfusioni di sangue nel cane:

  • cane con PCV
  • cane con PCV
  • cane con PCV > 20%: potrebbe essere richiesta trasfusione anche in cani con ematocrito superiore al 20% se c’è stata perdita acuta o iperacuta di sangue

Se ci sono come sintomi:

  • tachicardia
  • tachipnea
  • abbattimento
  • letargia
  • collasso
  • polso debole e filiforme

allora è necessario trasfondere.

Trasfusioni di sangue nel cane: sintomi delle reazioni trasfusionali

La gravità dei sintomi delle reazioni trasfusionali nel cane varia:

REAZIONI ACUTE (durante la trasfusione o entro 1-2 ore)

Immunomediate acute da emolisi acuta (soprattutto con sangue DEA1+ dato a un DEA1-)

  • febbre
  • tachicardia o bradicardia
  • dispnea
  • tremori
  • scialorrea
  • vomito
  • collasso
  • ipotensione
  • arresto cardiaco
  • sangue nelle urine
  • ittero
  • shock
  • CID
  • danno renale
  • morte

Immunomediate acute non da emolisi, ma da reazione allergica o anafilassi

  • orticaria
  • prurito
  • eritema
  • edema
  • vomito
  • collasso
  • dispnea
  • edema polmonare
  • shock

Non immunomediate acute

  • febbre
  • sovraccarico circolatorio in cani con problemi cardiaci o renali
  • tossicità da citrato per trasfusioni troppo veloci con ipocalcemia
  • shock endotossico
  • ipotermia

REAZIONI RITARDATE (7-14 giorni dopo trasfusione)

Immunomediate

  • anemia per produzione di anticorpi 3-14 giorni dopo trasfusione con distruzione degli eritrociti precoce
  • trombocitopenia 7-14 giorni dopo trasfusione

Non immunomediate

  • emolisi
  • agenti infettivi

Trasfusioni di sangue nel cane: costo

Come sempre, vi ricordo che non esiste un tariffario veterinario nazionale unico, quindi ogni veterinario, ambulatorio o clinica ha il suo prezzo. In generale, la sola trasfusione di sangue intero parte da un minimo di 100 euro. Questo costo, però, varia a seconda di quando viene effettuata: una trasfusione effettuata fuori orario ambulatoriale o durante i festivi, sarà maggiorata della tariffa festiva.

A questa cifra, poi, dovete aggiungerci il costo della visita, degli esami collaterali eventualmente fatti, della degenza e di tutte le terapie effettuate.

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | Pixabay

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