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Traffico illegale di cuccioli bloccato a Lodi

Un traffico di cuccioli dall'Est Europa è stato bloccato in Lombardia, ecco la storia.

Traffico illegale di cuccioli bloccato a Lodi

Questa è una meravigliosa notizia che, però, mi lascia personalmente un retrogusto decisamente amaro. Da un comunicato stampa della LAV apprendiamo che il ucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) di Lodi ha denunciato nove persone (tra cui tre ai domiciliari) per il reato di associazione a delinquere per i crimini legati al maltrattamento e al traffico illecito degli animali. L’operazione va avanti da due anni e si snoda tra Italia, Ungheria e Slovenia. La storia è sempre la stessa: fabbriche di cuccioli dove le genitrici vengono sfruttate fino alla morte per dare alla luce piccoli che vengono strappati alla madre ben prima della fine dello svezzamento, affrontano viaggi lunghissimi in scatole di cartone e gabbie per polli, chiusi in bagagliai bui, senza acqua ne cibo, per venire venduti in negozi di animali italiani.

Tra le nove persone denunciate c’è anche un medico veterinario che prescriveva e somministrava farmaci per coprire le carenze vaccinali (dovute al distacco precoce dalla madre) e inseriva i microchip compilando falsi libretti sanitari. Ilaria Innnocenti responsabile del Settore Cani e Gatti LAV, ha dichiarato:

“Ringraziamo il NIPAF e il Corpo Forestale dello Stato per questa importantissima operazione e per il grande contributo e impegno finalizzato a reprimere il traffico di cuccioli, un fenomeno che costa la vita a moltissimi animali ogni anno strappati precocemente alle cure materne, sottoposti a viaggi infernali per essere venduti nel nostro Paese come cuccioli italiani in spregio alla legislazione vigente, al benessere degli animali e alla loro stessa vita, come dimostra l’alta mortalità dei cuccioli coinvolti nel traffico. Il nostro ufficio legale è già al lavoro per seguire questo importante caso che vede coinvolto anche un medico veterinario, una figura che ha l’obbligo di curare gli animali e un codice deontologico da rispettare”.

Il retrogusto “amaro” di questa notizia è che, nel 2014, nonostante tutta l’informazione, tutti gli appelli e tutto l’impegno degli animalisti, la gente preferisca ancora comprare i cani invece che adottarli. L’adozione è l’unico modo per contrastare questo truce e squallido mercato dove tutti ci perdono, tranne i trafficanti.

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