Toxoplasmosi: patologie feline e umane fobie
Mi è capitato spesso di sentirmi dire: “Ma come, hai tutti questi gatti? Ma lo sai che fanno i gatti alle donne in gravidanza? Non lo vorresti, un figlio?”. Mi inviperisco ogni volta, e vorrei rispondere: “Ma lei lo mangia il salame?”.Ma procediamo con ordine: la Toxoplasmosi è una malattia causata dal Toxoplasma (specie Toxoplasma […]
Mi è capitato spesso di sentirmi dire: “Ma come, hai tutti questi gatti? Ma lo sai che fanno i gatti alle donne in gravidanza? Non lo vorresti, un figlio?”. Mi inviperisco ogni volta, e vorrei rispondere: “Ma lei lo mangia il salame?”.
Ma procediamo con ordine: la Toxoplasmosi è una malattia causata dal Toxoplasma (specie Toxoplasma gondii), un protozoo (a saperlo, cos’è un protozoo…) che infesta il gatto e altri felini. Il toxoplasma si moltiplica nell’intestino dei felini e produce delle oocisti, espulse con le feci (e, nella mia personale esperienza, in presenza di diarrea). In una seconda fase della malattia (da 1 a 5 giorni dopo averla contratta), quindi, il felino può infettare altri animali (bovini, ovini, ecc.), che possono ingerire accidentalmente queste oocisti. La carne infetta di questi ospiti diventa cibo per altri animali, e la catena dei contagi si allunga.
Il problema del contagio, per gli umani, diventa gravissimo in caso di gravidanza: la malattia può avere conseguenze drammatiche per il feto (ricordate che esiste un Toxo test per accertare la presenza di anticorpi!). Nonostante il gatto sia ancora un vettore del toxoplasma, è dimostrato che, statisticamente, le cause principali siano altre: prima di tutto, il consumo di carni crude; in secondo luogo, ortaggi e frutta che, venuti accidentalmente a contatto con le feci degli animali infetti, non siano stati lavati in modo corretto. Terzo tipo di contagio: scarsa igiene personale per cui, dopo aver maneggiato alimenti o verdure incriminati, non ci si lavi le mani e le si porti alla bocca o si maneggino altri alimenti.
Nel caso di contagio per tramite del gatto, quindi, per prendere la toxoplasmosi dovremmo pulire la lettiera senza guanti, affondare subito dopo le dita in barattolo di Nutella e leccarcele con voluttà. Ma il buon senso è sempre ciò che sta alla base del rapporto tra animale e padrone: per quanto irresistibile sia il pensiero, è sempre meglio non riempire ovunque di baci il nostro piccolo amico.
Riguardo alla toxoplasmosi a carico del gatto, sul sito dell’ENPA troverete una spiegazione chiara e dettagliata della sintomatologia e delle cure necessarie al vostro gatto. Non sono una veterinaria né un medico, quindi vi invito a contattare esperti al minimo dubbio. Nel frattempo… buon senso!
Foto | Flickr