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Terrario tartarughe di terra: gestione

Se avete preso delle baby tartarughe di terra, ecco come gestire correttamente il terrario, fra lampade, substrato e accessori.

Terrario tartarughe di terra: gestione

tartaruga terra baby

Se avete preso delle baby tartarughe di terra, ecco come gestire correttamente il terrario, fra lampade, substrato e accessori.

Terrario per tartarughe di terra? Sì e no. Sì, nel senso che se avete delle baby o delle tartarughe malate, allora è necessario avere un terrario in casa per fargli passare l’inverno. No se volete tenere esclusivamente le tartarughe nel terrario a vita, senza mai farle vedere l’esterno. Se si decide di condividere la propria vita con una tartaruga, bisognerebbe sempre avere uno spazio recintato e sicuro in giardino in cui tenerle in primavera-estate. Non è che non si possano tenere a vita le tartarughe in casa in terrario, ma non sarebbe corretto per loro. Se volete un animale da tenere a vita in casa, allora scegliete un altro tipo di animale.

Le indicazioni che troverete qui sulla corretta gestione del terrario per tartarughe di terra sono generiche: va da sé che a seconda delle specie, bisognerà modificare alcuni parametri.

Terrario tartarughe di terra: tipo di terrario

Prima di tutto, se dovete stabulare in casa delle tartarughe di terra (magari delle baby nel primo anno di vita, troppo giovani per mandarle in letargo, adulti feriti o malati, adulti non in condizioni idonee per sopportare il letargo), posizionate il terrario in un punto tranquillo della casa. A questo punto potrete scegliere fra le diverse tipologie di terrari (o costruirlo anche da soli). Ci sono terrari:

  • aperti: in pratica ci sono le quattro pareti, il pavimento, ma è aperto sul lato alto
  • chiusi: come sopra, con tetto apribile, adatti per tartarughe che hanno bisogno di elevati livelli di umidità (non le nostrane solitamente)

Nel caso in casa fossero presenti dei cani, per sicurezza opterei per un terrario chiuso, non si sa mai. I terrari possono essere di legno, PVC, vetro (come gli acquari per le tartarughe d’acqua o palustri) o mattoni, dipende dagli spazi e dalle esigenze. Se comprate un terrario già formato, non ci sono problemi. Ma se decidete di creare voi il vostro terrario, assicuratevi di usare materiali atossici, legni senza resine e che non siano stati trattati chimicamente.

Terrario tartarughe di terra: lampade e riscaldamento

Come per l’acquario delle tartarughe d’acqua, sono fondamentali le lampade per il terrario delle tartarughe di terra. Vi serviranno almeno una lampada UVB, da tenere accesa 8-10 ore al giorno come massimo, in modo da simulare la luce del sole e una lampada riscaldante che crei un hot spot caldo su un lato del terrario. La lampada riscaldante, infatti, non deve creare un gradiente univoco di calore, ma un punto caldo (con temperatura più elevata nel punto di basking) e un punto più freddo. Le tartarughe infatti, non essendo animali omeotermi, regolano la loro temperatura corporea passando continuamente dalla zona calda a quella fredda, per questo è importante il gradiente di temperatura.

Ricordatevi anche di posizionare un termometri nelle due zone per tenere sotto controllo la temperatura. Molte lampade vengono poi associate a termostati, in modo da regolare meglio la temperatura.

Per quanto riguarda la temperatura ideale, varia molto a seconda della specie. Per le tartarughe di terra nostrane (Graeca, Hermanni e Marginata) solitamente si sta sui 26 gradi, con hot spot anche a 30 gradi. Occhio a non mettere la lampada riscaldante troppo vicino alle tartarughe, per evitare di ustionarle.

E i tappetini riscaldanti? Sni, nel senso che spesso sono rischiosi: molte tartarughe si sono ustionati con essi, anche quando posizionati correttamente. Suggeriamo poi di non usare le lampade che forniscono sia colore che UVB: meglio sempre avere due lampade separate, in modo da poter modificare la loro disposizione a seconda del bisogno.

Terrario tartarughe di terra: accessori

Dopo aver allestito le varie lampade, ricordatevi di accessoriare il terrario. Bisogna fornire dei rifugi non trasparenti nei quali le tartarughe possano nascondersi o riposare. Bastano anche dei vasi di terracotta con opportune aperture o divisi a metà. Ricordatevi anche di mettere una ciotola dell’acqua: deve avere i bordi non troppo alti per permettere alla tartaruga eventualmente di entrarci e bagnarsi completamente, ma non deve essere troppo profonda per evitare che la tartaruga anneghi. Se avete una tartaruga che richiede alti livelli di umidità, oltre a nebulizzare periodicamente il terrario con acqua tiepida e usare gli appositi umidificatori con timer, potete anche mettere una ciotola dell’acqua sotto la lampada riscaldante, in modo che l’acqua evapori progressivamente.

Terrario tartarughe di terra: ogni quanto pulirlo?

Per evitare infezioni batteriche e fungine, il terrario delle tartarughe di terra andrebbe pulito ogni giorno: bisogna togliere quotidianamente il cibo non mangiato (prima che marcisca) e le feci (questo serve anche a eliminare odori spiacevoli). Periodicamente cambiate anche le parti più sporche del substrato (la frequenza varia a seconda di quanti animali ci sono e di quanto sporcano). La pulizia totale andrebbe fatta ogni due mesi. Occhio a non pulire e disinfettare con prodotti tossici e a sciacquare bene per non lasciare residui.

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | Pixabay

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