Termini medici relativi all’apparato gastroenterico
Vediamo in breve il significato di alcuni termini medici utilizzati per le diverse patologie dell’apparato gastroenterico.
Termini medici – Diciamo che in linea generale i veterinari quando si rivolgono ai proprietari tendono ad utilizzare meno termini “medichesi” rispetto alla loro controparte in medicina umana. Questo perché spesso si riescono ad avere dei fraintendimenti colossali anche sulle cose più elementari, figuriamoci se si comincia a parlare in medichese stretto. Anche se questo non evita del tutto le incomprensioni, spesso frutto di una mancata conoscenza da parte dei proprietari delle nozioni di anatomia e fisiologia di base che dovrebbero comunque far parte delle conoscenze acquisite almeno durante le scuole dell’obbligo. Non mi credete? Provate a spiegare una piometra a qualcuno che non sa neanche bene cosa sia l’utero, poi mi dite se è il caso di usare termini medici più specifici.
Alcuni termini medici relativi all’apparato gastroenterico
Qui vi metto in breve alcuni dei termini relativi all’apparato gastroenterico, a sintomi e segni clinici a lui riferibili e alle patologie più comuni con una piccola spiegazione. Ovviamente non sono tutti, qui inserisco solo quelli di uso più frequente che potrebbe capitarvi di sentir pronunciare dal vostro veterinario:
- alitosi: odore sgradevole proveniente dalla bocca causato da patologie locali, malattie respiratorie, malattie metaboliche o problemi all’esofago
- scialorrea o ptialismo: eccessiva produzione di saliva
- piorrea: termine piuttosto vecchio e di uso ormai colloquiale per indicare patologie della bocca con presenza di pus
- gengivite: infiammazione delle gengive
- faucite: infiammazione delle fauci (zona in fondo alla gola)
- disfagia: difficoltà di deglutizione e di transito corretto del bolo alimentare. Se accompagnata da dolore diventa odinofagia
- esofagite: infiammazione dell’esofago
- diverticolo: formazione cava ricoperta di mucosa che deriva di solito dallo sfiancamento della parete di un organo cavo. Tipici i diverticoli dell’esofago e i diverticoli rettali
- nausea: sensazione di fastidio allo stomaco, precede di solito il vomito (segno di nausea nei cani e gatti è il ripetuto leccarsi delle labbra)
- rigurgito: il contenuto esofageo viene escreto del tutto indigerito, non è accompagnato da nausea o conati di vomito, non ci sono contrazioni della muscolatura addominale
- vomito: espulsione violenta e veloce del contenuto dello stomaco tramite brusche contrazioni della muscolatura addominale con presenza di nausea e conati
- ematemesi: vomito emorragico
- gastrite: infiammazione dello stomaco (termine generico, va poi chiarita la causa della gastrite)
- enterite: infiammazione dell’intestino tenue
- gastroenterite: infiammazione di stomaco e intestino
- colite: infiammazione del colon
- diarrea: disturbo della defecazione con aumento di frequenza e volume delle feci, accompagnata da diminuzione della consistenza
- ematochezia: emissione di feci con sangue rosso vivo
- melena: presenza di sangue digerito nelle feci (le feci appaiono nere, picee)
- rettoraggia: maggior presenza di sangue rosso vivo nelle feci non necessariamente causata da lesioni al retto
- tenesmo: sensazione costante di dover defecare anche quando l’intestino è vuoto (esiste anche il tenesmo vescicale)
- stipsi o stitichezza: difficoltà nello svuotare l’intestino dalle feci
- steatorrea: presenza di grasso non digerito nelle feci (feci che appaiono maleodoranti, tendono a galleggiare di più e hanno un aspetto oleoso)
- epatite: infiammazione del fegato
- pancreatite: infiammazione del pancreas
- duodenite: infiammazione del duodeno
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Foto | fiatpanda