Telethon e l’impatto sui pets
Se avete guardato la Tv sui canali nazionali nello scorso fine settimana, avrete sicuramente visto che tutti, conduttori, ospiti e pubblico, indossavano la sciarpa della Telethon, la maratona televisiva che serviva a raccogliere fondi per la ricerca. Uno scopo nobile, certo, ma che, secondo Fuccelli, Presidente del Partito Animalista Europeo, si riassume in un nulla […]
Se avete guardato la Tv sui canali nazionali nello scorso fine settimana, avrete sicuramente visto che tutti, conduttori, ospiti e pubblico, indossavano la sciarpa della Telethon, la maratona televisiva che serviva a raccogliere fondi per la ricerca. Uno scopo nobile, certo, ma che, secondo Fuccelli, Presidente del Partito Animalista Europeo, si riassume in un nulla di fatto piuttosto scandaloso visto che, come rilascia in una sua nota:
Telethon raccoglie annualmente tanti euro quanto il bilancio di funzionamento di tutto l’Inserm, ovvero l’Istituto francese di ricerca. A chi pensa di donare soldi per la cura, bisogna che sappia anche l’altro parere, ovvero che la terapia genica non è efficace. Se i donatori sapessero che il loro denaro – ha aggiunto il PAE – serve prima di tutto per finanziare le pubblicazioni scientifiche, ma anche i brevetti di poche imprese, o per eliminare gli embrioni dai geni deficienti, cambierebbero parere
Facendo un rapido giro sul sito della Telethon si può notare che, dal 1990, anno di inizio della raccolta fondi, ad oggi, sono stati raccolti oltre 350 milioni di euro grazie all’enorme cuore degli italiani che, nonostante la crisi, non smettono di pensare ai più bisognosi. Purtroppo, però, non si fa il conto che, dopo 21 anni e centinaia di milioni donati, fondamentalmente i problemi sono sempre gli stessi e non si è arrivati a nessun risultato concreto (visto che, per me, il risutato concreto è la cura definitiva alle malattie). Dobbiamo anche pensare che telethon finanzia la ricerca attraverso la vivisezione e, quindi, milioni di cani, gatti, conigli, cavie eccetera, sono morte in nome di una ricerca che non ha portato a nulla.
Il PAE ha aggiunto anche che:
Sarebbe opportuno che si provasse a guardare anche agli stipendi, oltre che ai rimborsi spesa, di dirigenti e amministratori di Enti caritativi che dicono di prodigarsi per la ricerca. Vi è addirittura il caso di certi Istituti e Enti di beneficenza che spendono più del 40% degli introiti per coprire i “costi amministrativi”.
Voi che ne pensate? Avete fatto una donazione a Telethon?
Via|Geapress