Se non si è espertissimi di tartarughe, diventa difficile capire quale sia il maschio e quale sia la femmina, soprattutto nelle tartarughe d’acqua o nelle baby: ecco perché a meno di essere espertissimi conviene aspettare che la tartaruga sia lunga almeno una decina di centimetri prima di azzardare ipotesi sul sesso. Questo perché il dimorfismo sessuale appare evidente soprattutto nelle tartarughe adulte, mentre in quelle molto piccole potremmo avere qualche difficoltà. La cosa diventa più semplice quando ci sono più esemplari della stessa specie da confrontare, ma se ce n’è solo uno allora la situazione non è proprio agevole.
Se si ha una tartaruga sola non ci sono molti problemi, tuttavia se abbiamo più di una tartaruga e speravamo di far nascere delle baby, allora è importante sapere quanti maschi ci sono e quante femmine: non vorrete trovarvi con dieci maschi e neanche una femmina, vero? Ricordiamoci poi sempre che il sesso delle tartarughe viene determinato dalla temperatura di incubazione delle uova: se la temperatura è alta, nasceranno femmine, se è bassa maschi. Ecco perché nel Nord Italia sono funestati da una miriade di tartarughe maschio e farebbero carte false per una femmina, mentre a Sud ci sono tantissime femmine.
Ecco le principali caratteristiche del dimorfismo sessuale nelle tartarughe terrestri:
I guai arrivano con le tartarughe d’acqua, le classiche Trachemys. Il sesso delle tartarughe d’acqua è più difficile da individuare. Prima di tutto manca la questione del piastrone concavo nel maschio: essendo che l’accoppiamento avviene in acqua, galleggiano e quindi non hanno bisogno di avere un piastrone concavo.
Quello che ci permette di distinguere il sesso nelle tartarughe d’acqua è senza dubbio la dimensione delle unghie delle zampe anteriori, nettamente maggiori nel maschio; la dimensione della coda, decisamente più grossa e lunga nel maschio; le dimensioni generali dell’animale, è più grande la femmina del maschio. Il guaio è che queste caratteristiche sono molto evidenti nelle tartarughe adulte, ma in quelle piccole, magari pure alimentate male e quindi rimaste piccole per malnutrizione, diventa un pochino più difficile.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.
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