Tartarughe carnivore, esistono davvero?
Le tartarughe carnivore non sono leggenda, ma sono esistenti in natura, se anche limitate ad alcune specie. Ci sono infatti alcuni tipi di esemplari acquatici che hanno una dieta a base di pesci e invertebrati. Ne sono un esempio la tartaruga matamata e la tartaruga liuto, in quest'ultimo caso definita gelatinivora, in quanto la sua alimentazione è soprattutto a base di meduse.
Fonte immagine: Pixabay
Il mondo relativo alle tartarughe è complicato, a cominciare dalla loro dieta, che le divide in carnivore, onnivore ed erbivore. Ma poi abbiamo dei sottogruppi per quanto riguarda gli esemplari carnivori. Di fatti, ci sono specie che si nutrono di pesci, ma altre che preferiscono le meduse e sono dette gelatinivore, o le spugne e sono dette spongivore.
Se quindi pensavamo che le tartarughe carnivore non esistessero, il momento di ricrederci è arrivato e possiamo vedere di seguito il loro tipo di alimentazione. Ma un appunto ci teniamo a farlo prima, ossia che le specie con diete a base di proteine animali sono soprattutto acquatiche, mentre gli esemplari di terra sono erbivori o onnivori.
Le tartarughe possono essere carnivore
Se le testuggini, come detto, hanno una dieta soprattutto erbivora o al massimo onnivora (di norma capita che mangino qualche insetto), le tartarughe marine possono essere anche carnivore. Di fatti, solo la Tartaruga verde è un esemplare erbivoro, in quanto si nutre di alghe, in modo specifico di fanerogame marine.
Al contrario, la Caretta è carnivora e mangia granchi e molluschi, specie buccine, ma solo in età adulta, mentre da giovanissima la sua dieta è onnivora. Ma ancora, la tartaruga di Kemp, vanta una dieta carnivora molto varia, a base di granchi, pesci, gelatine, gamberi e diversi molluschi.
Lo stesso dicasi per la Lepidochelys olivacea, o tartaruga bastarda olivacea, che però aggiunge anche un certo quantitativo di alghe marine alla sua dieta. Si tratta infatti di un esemplare onnivoro, che tuttavia ha una certa predilezione per il consumo di pesci, ricci e aragoste.
Un altro esemplare onnivoro marino è la tartaruga dorso piatto, che banchetta non solo con gamberetti e molluschi, ma anche con i coralli e le alghe. Al contrario, la tartaruga dorso di cuoio, anche detta Liuto, è una specie carnivora gelatinivora, in quanto il suo regime alimentare si fonda sul consumo di meduse e altri invertebrati dal corpo molle.
Una dieta altrettanto specifica è quella della tartaruga embricata, che non si lascia affascinare dagli animali gelatinosi, ma dalle spugne. La dieta di questo animale è infatti spongivora, in quanto si basa sul consumo quasi esclusivo di spugne di mare.
Le tartarughe carnivore di acqua dolce
Ma non solo gli esemplari marini possono avere una dieta carnivora, in quanto ci sono tartarughe di acqua dolce che si cibano di pesci e invertebrati. Ne è un esempio la mata mata, che ha un aspetto piuttosto originale e un metodo di reperimento del cibo da vero predatore.
Si tratta infatti di esemplari originari del Rio delle Amazzoni, che passano il loro tempo immersi nella fanghiglia o nelle basse zone di acqua. Il pesce o il piccolo invertebrato, sono bloccati grazie al movimento delle zampe anteriori e risucchiati nella bocca della tartaruga, che muoverà la sua faringe per aspirarle.
Di certo non potrà consumare pesci di grandi dimensioni, ma questo esemplare, che può arrivare a 15 Kg di peso, non si lascia intimorire dalla stazza delle prede. Più grande della tartaruga alligatore, un altro esemplare carnivoro dal morso più incisivo di quello di uno squalo bianco, la mata mata è una delle tartarughe di acqua dolce più grandi.
In questa lista di tartarughe che non disdegnano gli alimenti di origine animale, non possiamo non inserire anche la tartaruga azzannatrice, il cui nome è tutto un programma. Non è del tutto carnivora, ma onnivora e poco esigente. Il che significa che spazzola tutto quello che le capita a tiro, fra cui altri rettili, pesci e uccelli.
Fonti