
[mp-video id=”163049″ title=”Afrodite: la tartaruga marina vittima di una tragedia ambientale in atto” content=”La storia della tartaruga marina Afrodite, vittima di una tragedia ambientale in atto che bisogna assolutamente fermare
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Nei giorni scorsi, una tartaruga Caretta Caretta è stata recuperata mentre si trovava in gravi difficoltà nella zona di Pellaro, a Reggio Calabria. L’animale era purtroppo gravemente ferito a causa di una serie di oggetti con i quali si era incastrata, fra i quali un galleggiante e il cerchione di una bicicletta.
La povera tartaruga che potete vedere nel video in alto è lunga circa 70 centimetri ed ha un peso di 25 chili, e non è riuscita a liberarsi dal groviglio di immondizia e dalla lenza in nylon che la teneva prigioniera. Il materiale le aveva stretto le pinne anteriori in modo talmente forte che adesso sono andate in cancrena.
A soccorrerla, grazie alla segnalazione di un diportista che ha immediatamente informato la Guardia Costiera di Reggio Calabria della presenza dell’animale, sono stati i membri del Centro recupero tartarughe marine di Brancaleone, i quali spiegano che le sue condizioni sono purtroppo davvero molto gravi.
Afrodite, così è stata battezzata dai volontari del centro di Brancaleone, rischia seriamente l’amputazione delle pinne, e tutto ciò a causa del continuo scempio che la razza umana fa della natura e del mondo che la circonda.
Il chirurgo del Centro valuterà al più presto la situazione per scoprire se è possibile salvare l’animale. Sul sito del Centro (dove potrete aiutare e adottare tante tartarughe bisognose di protezione), si legge:
Non sappiamo come andrà a finire la sua storia, ma Afrodite (così battezzata come la Venere di Milo, senza braccia) vorremmo che restasse nel cuore e nei ricordi di tutti come il simbolo del disastro ambientale che noi stiamo vivendo da spettatori. Lei è solo una delle decine di migliaia di tartarughe marine (e non solo) ogni anno vittime dell’uomo.
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via | Ansa, Crtmbrancaleone.it
Foto da Pixabay