Petsblog Gatti Tartaro gatto: i 3 rimedi naturali più efficaci

Tartaro gatto: i 3 rimedi naturali più efficaci

Esistono dei rimedi naturali per il tartaro del gatto? Sì e no: ci sono polveri, enzimi e integratori che si possono o aggiungere nel cibo o passare sui denti del micio per ridurne la formazione. Ma in realtà la cosa migliore da fare sarebbe spazzolare i denti del gatto in modo da eliminare più placca possibile prima che si trasformi in tartaro

Tartaro gatto: i 3 rimedi naturali più efficaci

Non solo il cane, anche il gatto soffre di tartaro. Questo perché i nostri animali da compagnia non si lavano i denti. In realtà anche le nostre bocche sarebbero conciate come le loro se non ci lavassimo mai i denti. La placca, infatti, si trasforma in tartaro nel giro di 24 ore. Riuscendo a rimuovere più placca possibile (magari usando anche dei rimedi naturali), si riduce la formazione di tartaro.

Ma questo è più facile a dirsi che a farsi. Se già non sempre nel cane è facile spazzolargli i denti, nei gatti, che notoriamente sono poco collaborativi quando si tratta di procedere con queste manovre, non sempre è fattibile. A meno di non rischiare morsi e rimetterci le dita ogni volta.

Tartaro gatto: rimedi naturali

Gatto denti sporchi

Rispetto al cane, forse pulire i denti del gatto non è così semplice. A parte il fatto che hanno una bocca decisamente più piccola, cosa che complica le manovre con eventuali spazzolini, diciamo che il gatto morde spesso e volentieri. Comunque sia, se il gatto si fa spazzolare i denti, si possono usare o una garza o gli spazzolini per gatti (sono delle specie di ditali da inserire sul dito). A questo punto si utilizzano i dentifrici per cani e gatti (mai usare il dentifricio per umani: contiene xilitolo ed è tossico per gli animali).

Il consiglio, però, è quello di usare una garza: il dito + la testina dello spazzolino occupano spazio e nella bocca del gatto c’è poco spazio di manovra.

Se però vuoi provare dei rimedi naturali per il tartaro nel gatto, eccone alcuni:

  1. bicarbonato: prendi una puntina di bicarbonato di sodio, mescolala in un bicchiere d’acqua e spazzolalo sui denti del gatto aiutandoti con una garza. Non solo aiuta a rimuovere la placca, ma sbianca anche i denti
  2. masticabili: non tanto gli stick per la pulizia dei denti del gatto, quanto masticabili un po’ più coriacei come le orecchie di maiale essiccate o le apposite tavolette masticabili. Ci va qualcosa che il gatto sgranocchi a lungo, non qualcosa che ingoi dopo solo un paio di masticate
  3. integratori: in commercio esistono diversi integratori per la pulizia dei denti del gatto. Molti sono sotto forma di polveri da aggiungere al cibo: servono per ridurre la formazione del tartaro. In alternativa ci sono spray e soluzioni da applicare sui denti e sulle gengive (alcuni sono specifici per lenire eventuali stomatiti e arrossamenti della gengiva). In teoria esistono anche delle crocchette che aiutano a ridurre la formazione del tartaro (in generale con le crocchette i gatti producono meno tartaro, mentre con l’alimentazione umida tendono a produrne di più)

E se anche facendo tutto questo il gatto ha molto tartaro? L’unica cosa da fare rimane contattare il proprio veterinario di fiducia per concordare una detartrasi.

E se il gatto ha l’alitosi?

Gatto con alito che puzza di marcio? L’alitosi nel gatto può avere diverse cause:

  • forme di stomatite, piorrea, parodontite
  • granuloma eosinofilico
  • ascessi nel cavo orale
  • tumori del cavo orale, del faringe, della laringe o dell’esofago
  • insufficienza renale (da uremia, per eliminazione dell’urea tramite le ghiandole salivari)
  • ascaridi (tipico odore agliaceo in caso di alitosi nel gatto cucciolo o adulto da ascaridosi)
  • corpi estranei
  • ulcere in bocca o a livello esofageo

Se l’alito del gatto puzza di marcio, è presente bava, scialorrea, ulcere del cavo orale o altri sintomi, contatta subito il tuo veterinario.

Fonti:

  1. MediVet
  2. VCA Hospitals

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