Sudafrica: azzerata la caccia al rinoceronte a causa dell’epidemia da Coronavirus
Il Parco Nazionale Kruger in Sudafrica nel mese di aprile ha registrato zero casi di caccia al rinoceronte a causa dello scoppio della pandemia.
L’epidemia da Coronavirus in alcuni casi ha avuto risvolti inaspettati e, stranamente positivi. Pensiamo, infatti, al drastico calo dell’inquinamento o al ritorno del delfino rosa nelle acque del porto di Hong Kong. In questo caso, però, ci trasferiamo in Sudafrica dove, a causa della pandemia da Covid-19, nel mese di aprile il Parco Nazionale Kruger ha registrato zero casi di caccia al rinoceronte. Nessun caso di bracconaggio qui, mentre nel resto del Sudafrica, durante la prima metà del 2020, sono stati uccisi 166 esemplari.
Sudafrica: stop alla caccia dei rinoceronti
Il Covid-19 ha bloccato la caccia ai rinoceronte, specie a rischio di estinzione in molti casi e che nel corso degli ultimi 10 anni ha visto uccidere 10mila esemplari. Questo dato è fondamentale per confermare, ancora una volta, la correlazione diretta che c’è fra bracconaggio illegale da parte dell’uomo e la sopravvivenza delle specie a rischio.
Cesare Avsani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva di Bussolengo e sostenitore di Save the Rhino, ha così spiegato: “Nel periodo di lockdown globale, la presenza delle forze armate e i numerosi posti di blocco per le strade africane hanno funzionato da deterrente per i bracconieri, che hanno trovato sbarrate anche le vie del traffico illegale verso Cina e Vietnam, la più grande piazza per il corno di rinoceronte, a causa del blocco dei flussi turistici. Questo tuttavia porta con sé un problema indiretto, causato dall’assenza di quell’ecoturismo in grado di supportare parchi e riserve che tutelano la specie”.
E ha poi continuato: “Per quello che riguarda l’Africa, quest’anno si registra dunque un aumento di 130 rinoceronti neri, che porta il totale a 5.630 e ancora un declino di rinoceronti bianchi, che si aggira intorno alle 18mila unità. Notizie di speranza vengono anche dalle tre sottospecie asiatiche: in Assam, si sono registrati nel ’20 solo due casi di bracconaggio a carico dei 3.600 rinoceronti indiani rimasti (che a differenza di quelli africani, sono dotati di un solo corno), il rinoceronte di Java passa da 68 a 72 esemplari mentre il rinoceronte di Sumatra prosegue il suo declino con meno di 80 esemplari viventi. E’ questo dunque il momento per i Governi di tutti i Paesi di cogliere l’occasione e affermare con forza ancora maggiore che quando si parla di conservazione della fauna selvatica, si tratta di una priorità”.
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