Stati Uniti: aumentate le domande di adozione dei cani militari in pensione
Dopo l'elogio di Donald Trump al cane intervenuto nel raid contro l'ISIS, negli Stati Uniti sono aumentate le domande di adozione dei cani militari in pensione.
Prevedibile: negli Stati Uniti sono aumentate le richieste di adozione di cani militari in pensione dopo il pubblico elogio di Donald Trump al cane intervenuto durante il raid contro l’ISIS. E’ un fenomeno non certo nuovo: tutti ricordiamo il boom di adozioni di cani Siberian Husky e Alaskan Malamute dopo il successo di Game of Thrones (e quanto altrettanto rapidamente dopo tali adozioni si fossero riempiti i canili una volta che i neo-proprietari si erano resi conto che tali razze non erano Metalupi, ma cani dal carattere particolare). E la cosa si sta ripetendo adesso, solo con un cambio soggetto: questa volta i cani da adottare sono i cani che hanno prestato servizio presso le forze dell’ordine e l’esercito e che adesso sono in pensione.
Adottare cani dell’esercito in pensione? Un bel gesto, ma…
C’è sempre un ma. Prima di tutto, molto spesso i cani di stanza presso le forze dell’ordine e l’esercito, una volta finita la loro carriera lavorativa sul campo, vengono adottati dai loro conduttori o dalla relativa famiglia. In secondo luogo, ci si augura che tali adozioni vengano concesse con coscienza, evitando di dare questi cani a persone che vogliono il cane di moda del momento, ma che dopo un mese si stancano e lo piazzano in canile.
In effetti, negli Stati Uniti questi cani hanno un’associazione che aiuta in caso di adozioni. La U.S. War Dogs Association si occupa di garantire che le adozioni di questi cani avvengano seguendo determinati criteri. Ron Aiello, presidente dell’associazione, ricorda che ai tempi in cui era stato eliminato Bin Laden tutti volevano adottare un Pastore Belga Malinois e adesso sta succedendo la stessa cosa.
Aiello, ex conduttore di cani del Corpo dei Marines durante la guerra del Vietnam, ha creato la sua organizzazione proprio per aiutare a promuovere la difesa dei cani militari in pensione. Decenni fa, infatti, questi cani venivano soppressi una volta terminato il servizio attivo. Adesso le cose sono cambiate: tramite questa organizzazione, si cerca di curare e aiutare in caso di adozione i cani militari in pensione. Aiello ha spiegato che dopo l’elogio di Trump, ha ricevuto dozzine di chiamate e email da parte di persone che vogliono adottare uno degli 870 cani in pensione di cui attualmente si occupa l’associazione.
Via | Finance Yahoo