Sperimentazione animale, le alternative per il botulino non vengono usate
Sperimentazione animale, le alternative per testare il botulino non vengono usate: la denuncia della LAV.
Sperimentazione animale, le alternative ci sono ma nessuno le usa. La denuncia arriva dalla LAV, che ha reso noti i risultti di uno studio che ha svelato che 400mila animali ogni anno vengono torturati e uccisi per testare la tossina del botulino. Gli scienziati della Coalizione europea contro la sperimentazione animale (ECEAE), di cui la Lega Anti Vivisezione fa parte come rappresentante per l’Italia, ha redatto un documento che offre dati davvero scioccanti.
Sono stati sviluppati metodi di ricerca innovativi, affidabili ed etici, che hanno permesso ad aziende di grandi dimensioni di mettere in commercio del botox in seguito a test in vitro che si basano su cellule umane. Già dal 2011 gli esperimenti sugli animali sono stati sostituiti da test che non prevedano la sofferenza di povere creature innocenti.
Nonostante le alternative alla sperimentazione animale ci siano e siano efficaci, il numero di animali usati per testare il botulino è addirittura aumentato. L’ECEAE ha stimato che 400mila animali all’anno soffrono durante questi esperimenti che coinvolgono dei topi ai quali vengono fatte iniezioni nell’addome. E che finiscono per morire soffocati dopo aver subito paralisi muscolare. E in tutto questo gli animali sono coscienti.
Michela Kuan, biologa, responsabile LAV Ricerca senza animali, spiega:
È assolutamente inaccettabile che animali senzienti siano sottoposti a una morte agonizzante per un prodotto per lo più utilizzato a fini cosmetici, nonostante sia disponibile un’alternativa non animale. In un’epoca in cui sono sempre più diffusi e accessibili metodi sostitutivi è fondamentale che l’Europa veda, almeno, una riduzione immediata dei test sugli animali. Esortiamo tutte le aziende di botox in Europa a porre fine alla crudele sofferenza e morte di centinaia di migliaia di animali.
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