Silvio Berlusconi e l’impegno per gli animali da compagnia: ecco le proposte
Ecco le proposte di Silvio Berlusconi per gli animali da compagnia: sgravi fiscali, Iva azzerata e veterinari gratuiti nei Club per i tesserati.
E’ stato un Silvio Berlusconi senza freni quello che ha partecipato all’ultima puntata di Domenica Cinque per quella che avrebbe dovuto essere un’intervista e si è rivelata più che altro un monologo. Tanti gli argomenti toccati dall’ormai ex Cavaliere a un passo dai servizi sociali e tra questi c’è stato spazio anche per i nostri adorati animali da compagnia.
Lo spunto di tutto è stato ovviamente Dudù, il barboncino di Francesca Pascale diventato a tutti gli effetti parte della nuova famiglia di Berlusconi.
La piccola star pelosa, ce lo ha spiegato lo stesso Berlusconi oggi pomeriggio, gli ha aperto la mente e l’ha fatto riflettere sulla situazione degli animali da compagnia nel nostro Paese e sul bene che fanno a chi vive con loro, anziani e non solo, ma anche e soprattutto sui tanti canili presenti in Italia e sui costi che gli italiani sono chiamati a sostenere quando si tratta di cure veterinarie.
Occorre fare una premessa: Silvio Berlusconi, pensando al futuro dell’Italia, ha immaginato la creazione di piccole comunità – li ha chiamati club – costituiti da gruppi di 5 mila persone in cui tutti sono chiamati a impegnarsi in prima persona per il bene degli altri, socialmente e politicamente. Ed è proprio in queste comunità, che per Berlusconi rappresentano il futuro e il benessere del Paese, che si inseriscono i progetti dell’ex Cavaliere per i nostri piccoli amici pelosi.
All’interno dei nostri club bisognerà mettere a disposizione degli anziani che hanno un cagnolino e non hanno i mezzi per le cure mediche un veterinario a cadenza periodica, ogni settimana o ogni 10 giorni. Gratuitamente, a spese del club. Aggiungo che davvero un cagnolino per un anziano non è un consumo di lusso. In America addirittura, le assicurazioni fanno forti sconti sulle tariffe sulle assicurazioni sulla vita. Come mai? Perché avere un cagnolino significa per un anziano vivere più serenamente, significa portarlo a spasso, quindi muoversi, significa vivere più a lungo. Questo è qualche cosa che ti fa dire che in una pensione di 500 euro non ci stanno dentro i pressappoco 100 euro che costa un cagnolino al mese.
Nel concreto, non soltanto per gli anziani, Berlusconi sembra avere le idee chiare:
Quindi io credo che anche nel nostro programma di Governo ci saranno dei provvedimenti per le cure veterinarie, per la cancellazione assoluta dell’Iva sui prodotti per cagnolini e cose di questo genere. E che possono arrivare addirittura ai 100 euro al mese se uno ha una pensione inferiore a 500. Però c’è un altro provvedimento che ho in mente e abbiamo trovato le coperture. Quella pensione ce la dimenticheremo, perché io penso che tutti i pensionati debbano partire dagli 800 euro in su.
E’ stato proprio Dudù, come accennato in apertura, a far aprire gli occhi a Berlusconi:
Vorrei dirle che Dudù mi ha fatto scoprire una cosa che avvertivo ma di cui non avevo piena consapevolezza. Io ho sempre avuto dei cani nelle mie case. Sono sempre stato sportivo e quindi andavo a correre tutte le mattine… e poi uno ti regalava un cane, il cane aveva bisogno di una femmina, facevano i cuccioli, e chi li davi i cuccioli? Quindi io mi sono trovato in situazioni in cui avevo 15 cani che correvano con me. Mia figlia Marina ce ne ha 8 e fa la stessa cosa che faceva il papà. Ma non avevo mai fatto entrare un cane in casa. Dudù me l’hanno regalato, a Francesca non a me, e ho scoperto la capacità che hanno questi personaggini di farsi amare da tutti. Dudù è adorato!
A quel punto, scoperto l’amore per Dudù, è arrivata l’esigenza di informarsi sugli animali da compagnia e sulla situazione in Italia:
E allora è venuta fuori una storia un po’ particolare. Mi sono informato di quanti fossero i cani in Italia e di quanti fossero gli altri animali domestici che danno serenità. Sono arrivato a conoscere cifre che non immaginavo. In Italia ci sono 7 milioni di cani denunciati, ma almeno un altro milione nei piccoli paesi che non sono denunciati. Quindi 8 milioni di cani. Gatti: 12 milioni di gatti. Quante sono le persone che si innamorano, sono innamorate, ricambiatissime, di questi animali? Penso 10, 11, 12 milioni, anche perché molti hanno cani e gatti insieme. E’ una favola quella che un cane non possa andare d’accordo con un gatto. E allora ho iniziato a pensare in maniera anche egoistica, che cosa potevo immaginare per portare i proprietari di cani e gatti, partendo dall’amore che hanno, a diventare protagonisti nelle nostre comunità per la democrazia e la libertà.
Un pensiero e possibili provvedimenti riguardano anche quelle migliaia di cani che vengono ospitati nei tanti canili presenti in Italia:
E mi son venute tante idee – tra cui quella del veterinario gratuito etc etc – ma ce n’è una che volevo tenere segreta, ma poi no si riesce a tenere segreto niente quindi la dico: in Italia ci sono 150.000 cani nei canili comunali. Sono 150.000 prigionieri. E allora uno dei settori dei nostri club si deve interessare – e lo devono fare coloro che sanno il rapporto che si crea tra chi vuole bene e come sia ricambiato da questo animale – ebbene ogni Club ha il mandato di cercare un papà e una mamma per i cani che sono in prigione. Io penso che se noi riusciremo a fare questo con 12.000 club noi potremo arrivare a vuotare i canili comunali che peraltro costano alla collettività 260 milioni all’anno.
La grande parentesi sugli animali da compagnia si è chiusa con un pensiero profondo, una considerazione di Berlusconi su quello che i tanti cani chiusi nei canali potrebbero fare per la popolazione e quello che il contatto umano e una casa potranno fare per loro:
Ma qualcuno mi ha fatto un’obiezione: ma questi sono animali grandi. Quattro, cinque anni, non vivono di più se stanno in canile. Beh, io che sono in contatto con tante associazioni che si interessano di questo, ho scoperto degli studi, e non lo avrei mai immaginato, che dicono che un cane preso da un canile municipale, che sta vicino al nuovo padrone che gli dà il pranzo e la cena, gli dà una carezza… in tre giorni diventa attaccato, innamorato del nuovo padrone, diventa un nemico leale (Lapsus) per sempre. E ci sono delle disquisizioni tra vari esperti: qualcuno dice che questa cosa avviene consapevolmente perché il cane fa la differenza tra la vita che questo signore gli dà e quella che aveva nel canile; qualcun altro dice che avviene inconsapevolmente. Ma consapevolmente o inconsapevolmente è qualcosa che cercheremo di fare, sicuri non soltanto di fare una cosa buona per degli animali… di cui ho letto qualche tempo fa le cose che ha detto Madre Teresa di Calcutta. Le propongo di leggerle per la prossima volta. Sono cose meravigliose, su cosa sono questi animali, su come gli animali abbiano un animo puro, su come diano senza chiedere niente, su come si accontentino di poco. Davvero, la faccia conoscere agli italiani perché è una specie di preghiera straordinaria e finisce dicendo che chi ama questi animali è più vicino a Dio. Una cosa veramente commovente. Bene, io penso che se noi riusciremo in questa impresa non avremo soltanto liberato 150.000 cani ma avremo fatto contente 150.000 famiglie.
Silvio Berlusconi e l’impegno per gli animali da compagnia
Le idee ci sono, i progetti anche. Ora non resta che mettersi in moto per realizzarle. Voi che ne pensate?