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Sette incredibili storie di gatti

I gatti sono protagonisti di molte storie incredibili: eccone sette, tutte vere ma decisamente particolari!

Sette incredibili storie di gatti

Guarda la galleria: Gatti bellissimi e simpaticissimi


Spesso le cronache sono piene di storie di cani che hanno dimostrato lealtà incondizionata nei confronti dei loro amici umani. Ma i gatti non sono da meno, soprattutto quando si tratta di situazioni estreme: secondo il dr Paul Maza, veterinario consulente presso il Feline Health Center della Cornell University di Ithaca, New York, i gatti sono molto adattabili.

Ecco alcune storie “incredibili”:

  • Andrea, la gatta con veramente nove vite: Andrea è una gatta randagia completamente nera ed era stata inviata alla camera a gas per essere soppressa (pratica diffusissima in America, come testimonia anche il romanzo Dalla parte di Bailey). Accertata la morte, Andrea è stata messa nella sacca per lo smaltimento. Dopo circa quarantacinque minuti che si trovava nella sacca, Andrea ha miagolato: era molto spaventata ma viva! Ora Andrea è diventata testimonial contro la crudeltà della camera a gas per gli animali.
  • Buddy, il salvatore di uomini: a Long Island (New York) mentre Carl Kryszak dormiva placidamente sulla sua poltrona preferita, il suo appartamento andava a fuoco e c’era fumo dappertutto. Buddy, il suo gatto nero e bianco, non si è certo spaventato ma è saltato in braccio a Carl avvisandolo del pericolo e così i due sono riusciti a mettersi insieme in salvo.
  • Dixie, il gatto resuscitato: quando nel 1999 dissero a Gilles Delany, a Birmingham in Inghilterra, che Dixie, il suo gatto, era morto sotto una macchina, lei non voleva crederci. Dopo otto anni, per puro caso, il micio fu ritrovato da alcuni operai: si trovava a diversi chilometri da casa. Delany e suo marito non stavano più nella pelle per la gioia!
  • Jack, nel cuore degli americani: Jack, un gatto norvegese delle foreste, era scomparso nell’aeroporto JFK di New York durante un viaggio con il suo umano. Era il 25 agosto 2011. L’American Airlines ha cercato il gatto per oltre due mesi, assumendo anche un detective. Quando tutte le speranze erano ormai andate perse, il gatto ha sfondato un pannello del controsoffitto del Terminal 8. Jack era terrorizzato e debolissimo ed è stato ricoverato subito in una clinica veterinaria, mentre il suo amico umano si precipitava da lui.
  • Jessie, il gatto che fa trekking: dopo aver attraversato l’Australia con la sua umana Sheree Gale, un gatto tigrato di nome Jesse è scomparso. Circa un anno dopo, però, Jesse si è rifatto vivo nella sua vecchia casa, a quasi tremila chilometri di distanza. Secondo Sheree Gale, Jesse deve aver percorso tutti quei chilometri a piedi, dal momento che odiava andare in macchina.
  • Sammie, il gatto cieco che torna a casa dopo un anno: è bastato un attimo di distrazione da parte della sua umana Karen Hansen e Sammie, gatta di tre anni, cieca, era scomparsa. Karen non si è data pace e ha tappezzato Brooklyn di volantini, oltre a fare un’intensa campagna di ricerca via internet. Alla fine, dopo un anno, Sammie, non si sa come, è riuscita a tornare a casa.
  • Willow, la gatta autostoppista: l’avventura di Willow inizia diversi anni fa a Boulder, in Colorado, quando Willow lascia la sua casa per trasferirsi nella Grande Mela (almeno questo è quello che si ritiene le passasse nella mente!). Arrivata in un rifugio di New York il microchip ha rivelato che si trattava di un gatto del Colorado: secondo gli esperti si è trattato di un gatto autostoppista, dal momento che oltre circa tremila chilometri a piedi sarebbero troppi per un micio.

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