Mia figlia è in quell’età in cui non cammina ancora, ma fa i primi tentativi per lanciarsi giù da sdraietta, letto e fasciatoio.
Sin da quando ero piccola, in casa mia ci sono stati due ordini di problemi, in estate: non far entrare i gatti della colonia e non far uscire i gatti casalinghi, solitamente mezzo sordi, mezzo ciechi, claudicanti e incapaci di sopravvivere tra le automobili.
Cosa fa un gatto quando guarda fuori dalla finestra? Il poeta Nuno Júdice cerca di spiegarcelo.
In una sua delicatissima poesia, Tagore racconta di un legame speciale tra un ragazzo e un animale da compagnia abbastanza insolito. Commenta il poeta: “Sorrisi compiacente ed ebbi un senso di dolcezza / che m’invase il cuore”.
Il poeta e scrittore Renato Fucini dedica una simpatica poesia alla gallina e al suo coccodè.
Quante volte ci siamo fermati a parlare con una capra e a sentire il suo dolore? Poche, vero? Se lo facessimo più spesso, il mondo sarebbe senza dubbio un posto migliore!
Rainer Maria Rilke (1875-1926) nella sua poesia “Il gatto nero”, scrive della splendida bellezza del gatto nero e della sua capacità di scomparire.
In “Tarsio” la poetessa Wisława Szymborska si sofferma a riflettere sulle violenze che gli esseri umani perpetrano agli animali.
Una poesia di Tonino Guerra dedicata alle oche.
John Keats (1795–1821) dedica un sonetto a un gatto anziano che, nonostante l’età, è sempre bello e vispo.