Se soccorrere un animale ferito diventa un problema
Vi avevamo parlato della novità del codice della strada sul soccorso obbligatorio verso gli animali. Vi avevamo raccontato storie di chi non si fermava nonostante lo imponesse la legge, fossero essi comuni cittadini o cittadini meno comuni e vi avevamo espresso le nostre perplessità sull’effettiva efficacia di questi aiuti. Ora sul giornale L’Arena viene pubblicata […]
Vi avevamo parlato della novità del codice della strada sul soccorso obbligatorio verso gli animali. Vi avevamo raccontato storie di chi non si fermava nonostante lo imponesse la legge, fossero essi comuni cittadini o cittadini meno comuni e vi avevamo espresso le nostre perplessità sull’effettiva efficacia di questi aiuti. Ora sul giornale L’Arena viene pubblicata la lettera di una persona di Verona che ha soccorso due cani gravemente feriti, non da lui, e si è trovato davanti ad un vero e proprio scaricabarile di competenze tra le varie autorità.
La prima telefonata è stata alla polizia locale che hanno sostenuto di non poter intervenire in quanto il loro turno era finito e di lasciare li il cane che l’indomani sarebbero andati a vedere. Ovviamente il ragazzo non si è perso d’animo e ha chiamato ben tre volte il 112 senza avere mai nessuna risposta. A quel punto ha chiamato il 113 la quale centralinista ha detto che non era di loro competenza e di avvisare i vigili o i carabinieri. Solo dopo l’ennesimo tentativo un addetto del comune si è fatto vivo e ha chiamato prima il canile e, dopo, il veterinario e l’accalappiacani. Evidentemente da chi di dovere questa legge non è stata recepita in maniera ottimale.
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