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Se avete ricevuto un coniglio a Natale ecco cosa fare

Non prendiamo mai un animale con leggerezza o, se capiamo che non riusciamo a gestirlo, contattiamo le associazioni che possono aiutarci a farlo riadottare in maniera sicura.

Se avete ricevuto un coniglio a Natale ecco cosa fare

Il coniglio: gioia e dolore mescolati insieme. Uno sguardo tenerissimo, un batuffolo di morbidezza assoluta, piccolo e dolce e, si pensa, facile da gestire: per questo il coniglio è uno dei regali di Natale più gettonati. Purtroppo non si sa invece che il coniglio necessita di molte cure, prime tra tutti sterilizzazione e vaccini, ovvero cose assai costosette e da fare presso un veterinario esperto in animali esotici.

Inoltre, sorpresa, non va MAI tenuto in gabbia: se ve lo hanno dunque regalato in un minibox a grate ahimè il tutto è da cestinare poichè il coniglio va tenuto in libertà assoluta.

Come per ogni essere vivente preoccupiamoci in primis delle basi: habitat e alimentazione.

La casa va messa in sicurezza, se proprio non desiderate che il coniglio entri in ogni singola stanza poichè alcune molto pericolose ( ad esempio dove ci sono cavi scoperti vanno messi gli appositi copricavi, inoltre le piante vanno sollevate da terra, idem detersivi e detergenti vanno riposti là dove il coniglio non li può mangiare, idem gli oggetti appuntiti e pericolosi vanno tolti dal pavimento) è sufficiente acquistare un cancellino, di quelli che si usano anche come protezione per i bambini, così che l’animalino non entri in quella camera. Se proprio non avete per il momento disponibili grossi spazi, date al coniglio una stanza mentre mettete a norma il resto della casa.

Il coniglio è un erbivoro stretto, dunque di base mangia fieno di buona qualità, privo di cereali, granaglie e fioccati. Inoltre è d’obbligo fornirgli le verdure adeguate ogni dì e poca frutta. Ogni giorno diamo sedano e finocchio che manterranno la motilità intestinale, poi una terza verdura a scelta, come radicchio rosso, insalata romana, insalata cicoria, insalata belga, riccia, carote, catalogna etc etc

Badate sempre all’apporto zuccherino (le carote ad esempio sono molto zuccherine) o di calcio (la catalogna contiene molto calcio) così da non fornire troppo di frequente quelle verdure. Inutile dire che il coniglio non mangia i nostri scarti, nè mangia pane secco o simili: tutte leggende metropolitane! Il coniglio da compagnia deve avere alimentazione sana e bilanciata: può vivere fino a 12/15 anni con le moderne scoperte in campo medico, non accorciamogli la vita dando cibi non adeguati.

Una volta superato lo scoglio di alimentazione e spazi, pensiamo alle cure mediche. Se vi è stato regalato un cucciolo sarà presto per la sterilizzazione, tuttavia è magari possibile effettuare i vaccini. Portate il piccino immediatamente a fare una prima visita per verificare se, ad esempio, soffre di parassiti intestinali: per questo raccomando sempre di avere un veterinario esperto in esotici di fiducia.

Come vedete, un animale, seppur non “convenzionale” come cane o gatto, necessita di cure molto accurate. Non prendiamo mai un animale con leggerezza o, se capiamo che non riusciamo a gestirlo, contattiamo le associazioni che possono aiutarci a farlo riadottare in maniera sicura.

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