Sardegna: capodoglio trovato morto con 22 kg di plastica nella pancia
In Sardegna è stato trovato un capodoglio privo di vita. Nella pancia aveva 22 chili di plastica.
Fa rabbrividire la recente notizia di un capodoglio che purtroppo è stato trovato senza vita in Sardegna, e più esattamente a Porto Cervo. L’animale aveva nella pancia un feto e 22 chili di plastica, tra cui una rete per pescare, sacchetti della spazzatura, tubo, un sacchetto di detersivo per lavatrice, lenze, piatti di plastica, teli e molti, troppi altri oggetti che non dovrebbero mai trovarsi in mare.
Una scoperta che lascia davvero l’amaro in bocca, e che deve spingerci ancor di più a prendere coscienza della gravità di una situazione che non può essere ignorata.
C’è ancora qualcuno che dice che questi non sono problemi importanti? Per me sí, e sono prioritari
ha infatti commentato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa alla notizia del ritrovamento del povero animale morto con una quantità tale di plastica (tutta ingerita nel Mediterraneo) da arrivare ad occupare i due terzi del suo stomaco. Purtroppo quello dei rifiuti in mare è un problema che riguarda tutto il mondo marino, ed ogni Paese ha il dovere di combatterlo, applicando leggi e politiche volte a salvaguardare i mari e l’ambiente in generale.
Abbiamo usato in un modo spensierato la “comodità” dell’usa-e-getta in questi anni e oggi ne stiamo pagando le conseguenze, anzi le stanno pagando soprattutto gli animali.
Il ministro sottolinea che, a partire dal 2021, si comincerà a vietare l’uso e il commercio della plastica usa-e-getta, direttiva che – assicura – sarà rispettata in prima linea dall’Italia.
Non possiamo che sperare che sia davvero così, per il bene degli animali e del nostro pianeta.