Salmonellosi nel cane e nel gatto: cause, sintomi e terapie
Che ne dite se oggi andiamo a parlare di Salmonellosi nel cane e nel gatto? Diamo uno sguardo a cause, sintomi, diagnosi e terapia.
Precisiamo subito che la Salmonellosi non è così frequente nei nostri cani e gatti, diciamo che non è che se ne vedano tanto, anche se ogni tanto qualche episodio capita. Anche perché non è che si mette subito in diagnosi differenziale la Salmonellosi quando arriva un cane o un gatto con vomito e diarrea, soprattutto perché questi ultimi due sono fra i sintomi più frequenti per cui i nostri pet vengono portati a visita dal veterinario.
Cause e sintomi
Dunque, fondamentalmente la Salmonellosi in cane e gatti può essere causata da diversi sierotipi di Salmonella spp. Di base i batteri possono o essere trasmessi da altri cani e gatti infetti o malati, ma anche tramite alimenti contaminati, soprattutto per quanto riguarda la carne di pollame e le uova. Ecco spiegato perché i veterinari insistono sempre nel non dare mai la carne di pollo cruda ai cani e ai gatti: si aumentano infatti i rischi di contrarre la Salmonellosi.
Dobbiamo anche ribadire subito che rarissimamente Salmonella spp. provoca sintomi gastroenterici in cani e gatti, anche se a dire il vero il germe è spesso presente nel colon o nei linfonodi mesenterici. Quindi di base, fare un esame culturale e trovare la Salmonella in assenza di sintomi non significa che il cane o il gatto abbiano la Salmonellosi, in quanto normalmente sono portatori asintomatici di alcuni sierotipi. Se invece la Salmonellosi è sintomatica, ecco che come sintomi abbiamo:
- diarrea acuta
- diarrea cronica
- setticemia
- morte
In realtà la setticemia e la morte si osservano negli animali molto giovani, negli anziani, in quelli defedati da altre patologie, nei cani con linfoma o magari se il ceppo di Salmonella è particolarmente aggressivo. In letteratura vengono anche descritti casi di salmonellosi in concomitanza o subito dopo un’enterite da Parvovirosi.
Per quanto riguarda la diagnosi, l’unico modo per emettere diagnosi di certezza di Salmonellosi è fare una coprocoltura, solo che il successo di quest’ultima dipende dal tipo di terreno di arricchimento o selettivo utilizzato dal laboratorio, pena dei falsi negativi. Se il paziente arriva invece setticemico, ecco che è possibile trovare la Salmonella nell’emocultura.
Terapia
La terapia della Salmonellosi in cane e gatto, una volta diagnostica con certezza, dipende dai sintomi presentati dal paziente e dallo stato clinico in generale. Se il malato è setticemico, bisogna somministrare antibiotici per via parenterale sulla base dei risultati dell’antibiogramma, anche se chinoloni e cloramfenicolo sembrano dare buoni risultati. Ovviamente va attuata anche una terapia di sostegno adeguata.
La terapia di sostegno è fondamentale soprattutto quando c’è diarrea, per evitare che il cane o il gatto si disidratino troppo e perdano elettroliti. Invece pare che sia inutile la somministrazione di antibiotici nei casi di diarrea, perché pare che favoriscano lo stato di portatore sano. Il grosso guaio è che i pet infetti da Salmonellosi sono un problema per quanto riguarda la salute pubblica e vanno di sicuro isolati dagli altri animali e manipolati con molta attenzione (guanti, indumenti protettivi e disinfettare tutto con ipoclorito diluito o composti fenolici). Non basta che i sintomi passino per dichiarare un cane e un gatto guariti da Salmonellosi: gli esami culturali devono tornare negativi. Ovviamente la prognosi è buona per i soggetti che presentano solo diarrea, mentre è riservata per i setticemici.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.
Foto | Kainet
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