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Romeow Cat Bistrot a Roma: relax e gusto a casa di gatti trovatelli

Romeow Cat Bistrot a Roma è la casa di Lamù, Nino, Maos, Frida, Irì e Romeo, 6 gatti trovatelli e socievoli con i quali rilassarsi gustando cibo naturale, dalla colazione al dopocena.

Romeow Cat Bistrot a Roma: relax e gusto a casa di gatti trovatelli

«Mi piace leggere. Mi piace ascoltare musica. E mi piacciono i gatti. Al momento non ne ho. Ma se mentre passeggio vedo un gatto sono felice». H. Murakami

Siamo in parecchi a condividere le passioni dello scrittore giapponese, e sentirci felici alla sola vista di un gatto, ma se vi trovate a passeggiare nel quartiere Ostiense di Roma, potete anche imbattervi in quelli che vivono nel nuovo Romeow cat bistrot.

Non un semplice locale nato dalla passione per gli animali, il cibo naturale e il design, ma un progetto di vita e amore per Valentina e Maurizio che sono i principali artefici di questo habitat congeniale al gruppo di gatti trovatelli che ci vive, come farebbe in ogni casa di chi li adotta e ama, salvandoli dalla giungla d’asfalto della città, ma anche dalle insidie della campagna ‘coltivata’ dall’uomo.

La casa di Lamù, che arriva dalla campagna romana con un occhio solo e il temperamento del capobranco, dimostrato nel guidare tutti gli altri nell’esplorazione della loro nuova casa, studiata per rendere la coabitazione tra felini e umani il più naturale e rilassata possibile, tra sala per mangiare e piano rialzato per il relax, tavoli e pareti provviste di elementi di arredo, in grado di offrire avventurosi percorsi ai felini di casa, tra mensole, libri, balconcini al sole e cassetti che offrono comodi giacigli.

Nino è stato abbandonato da piccolo davanti al medesimo cancello della casa di campagna dei genitori di Maurizio, e allattato dalla stessa mamma di Lamù insieme ad altri due cuccioli, anche se forse il trauma di essere stato abbandonato ha contribuito a renderlo il più timido e riservato del gruppo, ma anche il primo ad arrampicarsi sul tronco d’albero in sintonia con l’atmosfera naturale e rilassata del locale, perfetto per guadagnare posizioni di osservazione e affilarsi le unghie.

Oltre ai due trovatelli, Maos, Frida, Irì e Romeo, arrivano tutti dal gruppo dei gatti di Nina, una ragazza che ha avuto convenzioni dal comune per gestire un canile/gattile, ma progressivamente lasciata senza finanziamenti (fatta eccezione per vaccini, microcip e sterilizzazione) ha continuato ad occuparsi di troppi cani e gatti, vivendo in una casa di marzapane che non si può mangiare, con tanti ostacoli da superare.

02 Romeow cat bistrot a Roma - cat love

Sono loro i gatti che passeggiano tra i tavoli (senza salirci) dormicchiano sulle sedie e osservano tutto dall’alto, di vedetta, al caldo e al sicuro, come piace a loro e quando ne hanno voglia si avvicinano, giocano, cercano e offrono coccole, o fanno solo compagnia sorniona che rigenera dallo stress del quotidiano (credo sappiate bene di cosa parlo), sui divanetti della zona lounge, ben separata da quella dove i gatti dormono, dove mangiano e dove fanno bisogni, distinte tra loro e da quelle addette alla preparazione e somministrazione degli alimenti.

Tutto questo in un ambiente rilassato e rilassante curato nei minimi particolari, con la complicità del design di Tommaso Guerra, di due chef (il cuoco romano Riccardo Papaleo e l’argentino Gonzalo Servi) e un menù ispirato alla cucina dei 5 continenti, rispettando la genuinità e stagionalità delle materie prime, senza rinunciare a dolci per tutti, con le ricette crudiste e vegane di Romina Coppola aka Sugarless.

Dopo aver seguito i miagolii che popolano l’avvento dei cosiddetti Neko café, da Taiwan a Osaka, da Vienna a Budapest, da Londra a New York, da Parigi sino a città del nord d’Italia come Torino, possiamo esplorare il locale atteso a lungo a Roma, anche attraverso la chiacchierata fatta con Valentina e Maurizio che, a giudicare dal rapporto che ha con i gatti e l’opinione della sua compagna di vita e di avventura, probabilmente un gatto lo è stato in una vita precedente.

Romeow Cat Bistrot a Roma

Un locale singolare per un progetto atipico, la domanda è quindi scontata. Da quale ‘fucina’ nasce?
Noi ci siamo avvicinati all’idea da amanti dei gatti e utenti dei Neko cafè pensando che in Italia sarebbe stato impossibile, poi abbiamo visto la realtà torinese e tornati a Roma ci siamo rapportati con la Asl locale che in realtà non ha fatto nessun tipo di resistenza, ci hanno solamente detto “l’importante è che tutto quello che viene preparato e stoccato sia lontano dal luogo dove i gatti vivono e gironzolano”, quindi i gatti non entrano nelle cucine, nel laboratorio, dove viene servito e consumato il cibo.

La scelta del locale è stata mirata?
Il processo è stato abbastanza naturale, essendo noi di zona siamo riusciti a condensare diverse passioni in questi pochi metri quadri, dandone quasi per scontata la compatibilità, insieme al bisogno di trovare una casa per sei gatti trovatelli. Una casa nella quale poter trascorrere la nostra giornata di lavoro, dalla colazione del mattino al cocktail con degustazioni del dopocena, passando per tutto quello che serve ad uno spuntino veloce, la merenda, l’ora del tè e dell’aperitivo.

Prima di aprire il locale, avete già testato la compatibilità tra la famiglia di gatti di Romeow e il numeroso gruppo di persone che finiranno per popolarlo?
Non ancora, non con il numero di persone che prevediamo di ospitare, anche se sono gatti abituati a stare in mezzo alla gente, mantenendo ovviamente l’ambiente relativamente tranquillo e rispettoso della loro natura ‘felina’.

06 Romeow cat bistrot a Roma - regole entrata

Le poche regole (indicazioni) della casa accolgono ogni visitatore sulla porta del locale (foto), quindi mentre assaggio la “Formosa di Sedano Rapa con germogli di erba medica e broccolo porro e chips di verdure”, solo uno degli stuzzicanti antipasti del menù, posso tranquillamente informarmi sugli ingredienti principali del menù e dell’atmosfera.
L’amore per gli animali, per l’alimentazione naturale, per il design, è vicino casa e alle nostre passioni. Un posto dove amare un gatto, soprattutto per chi un gatto non lo può avere!

Da dove arriva la scelta del nome, ha anche qualche attinenza con il giovane eroe shakespeariano preso in prestito da “il gatto del Colosseo” di Walt Disney?
Lo spazio dove ora sorge Romeow per quarant’anni è stato quello della trattoria da Romeo, poi il riferimento al meglio del Colosseo, uno più uno … anche il nome è nato in modo spontaneo e naturale come il resto.

Un’oasi di pace lontana da ogni stereotipo e rigidità del vivere sano e in armonia, di sicuro il luogo ideale dove spegnere il telefono, disconnettersi un po’ dalla virtualità ed entrare in sintonia con se stessi, leggendo un libro, chiacchierando, sgranocchiando qualcosa di genuino e naturale senza rinunciare a gusto, originalità e la compagnia di un gatto che sa fare miracoli con chiunque.

Chi alle briciole di pane preferisce seguire i miagolii dei gatti, dal 19 dicembre 2014 trova Romeow Cat Bistrot a Roma, in via Francesco Negri, 15. Per chi è pratico della capitale, nel quartiere Ostiense, in zona Gasometro (o Gazometro). Aperto dal martedì al sabato, dalle ore 10.30 alle 23.00, la domenica dalle 10.30 alle 14.30, mentre il lunedì i gatti riposano, come i parrucchieri.

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