Rimini, lupo ucciso appeso alla fermata dell’autobus

A Ospedaletto, frazione di Coriano, nell’entroterra riminese, il corpo di un lupo ucciso è stato ritrovato appeso a testa in giù alla pensilina della fermata dell’autobus. Una storia raccapricciante, di cui hanno parlato anche diverse associazioni animaliste, come Gaia Animali & Ambiente Onlus, già pronta a depositare una denuncia per “l’orrendo fatto accaduto”, come descrive il presidente Edgar Meyer.

[quote layout=”big”]Non possiamo restare inermi di fronte a tanta crudeltà. Abbiamo appreso dai quotidiani locali che il povero lupo griglio italiano pare sia stato colpito alla testa con forti colpi di badile o con un forcone.[/quote]

Gli avvocati Erika Delbianco e Simona Santoni hanno già predisposto una denuncia che verrà depositata a breve e l’associazione è pronta a costituirsi parte civile se venissero individuati i responsabili.

[quote layout=”big”]Quanto accaduto è una barbarie ed è intollerabile. Non solo il gesto va condannato per la sua crudeltà e ferocia, bensì anche il lupo deve essere tutelato, fa parte del nostro patrimonio naturale.[/quote]

L’Ente Nazionale Protezione Animali chiede invece il riconoscimento dello stato di calamità àper i lupi e per gli animali selvatici, con misure straordinarie per la tutela di animali protetti dalla legge.

[quote layout=”big”]Da mesi stiamo assistendo a una carneficina che ha chiare responsabilità politiche: il ministro Galletti, già sostenitore della possibilità di uccidere per deroga i lupi, e l’esecutivo, ma anche quelle regioni, Toscana e Trentino in primis, che soffiano sul fuoco dell’intolleranza e che alimentano una campagna di odio e di menzogne contro i selvatici. Sono mesi che insieme a centinaia di migliaia di italiani chiediamo l’approvazione del Piano Nazionale di Conservazione del Lupo, “depurato” da ogni possibilità di uccisione, ma finora né il ministro dell’Ambiente né l’esecutivo hanno mosso un dito.[/quote]