Ricetta elettronica obbligatoria anche per i veterinari a partire dal 2018
La ricetta elettronica diventa obbligatoria anche per i veterinari a partire dal 2018.
Ricetta elettronica veterinaria – La ricetta elettronica diventa obbligatoria anche per i veterinari. E non solo per i veterinari che si occupano di grossi animali, ma anche di quelli che si occupano degli animali da compagnia. Secondo la legge 167/2017, dal 1 settembre 2018 la ricetta elettronica con relativa tracciatura di tutti i farmaci sarà obbligatoria anche per i veterinari. Quindi in pratica, tranne che per rari casi (farmaci stupefacenti o indisponibilità del sistema elettronico), dal 1 settembre 2018 il vostro veterinario non solo dovrà per forza prescrivervi farmaci ad uso veterinario o che rispettino alla lettera la cascata dei farmaci (cosa che già dovrebbe fare), ma sarà tenuto anche a fare ricetta elettronica. Il che per il veterinario vuol dire munirsi di un programma che generi tali ricette (anche se sul Sistema Tessera Sanitaria dovrebbe essere già presente questo sistema per le ricette in medicina umana, quindi verosimilmente verrà esteso anche ai veterinari).
Cosa vuol dire tutto ciò per il proprietario? Prima di tutto che, anche supplicando, il veterinario non potrà più prescrivergli nessun farmaco ad uso umano. Anche se quella molecola, per esempio, non c’è ad uso veterinario, se nella cascata dei farmaci esiste un’altra molecola registrata in veterinaria per la medesima patologia, allora sarà tenuto a prescrivere quella. E non importa se la sua efficacia sia minore, la formulazione diversa, se la molecola non ancora registrata funzioni meglio: per legge non potrà più prescriverla perché col sistema della ricetta elettronica le ricette vengono controllate all’istante e se ci sono dei vizi di forma, scattano subito le multe. Inoltre potrebbe voler dire anche un aumento dei costi da parte del proprietario.
Forse non tutti sanno che, in teoria, anche le singole ricette che vi fa il veterinario al di fuori delle normali visite, andrebbero pagate e quindi fatturate. Che poi spesso non lo si faccia per cortesia verso clienti abitudinari è un altro discorso. Con il sistema della ricetta elettronica, visto che tutto viene registrato e controllato immediatamente, ad ogni ricetta fatta al di fuori della visita (in quel caso la ricetta rientra nel costo e nella fatturazione della visita), vi verrà fatta pagare con tanto di ricevuta. Inoltre se il Ministero della Salute non dovesse mettere a disposizione una soluzione gratuita come quella presente per i medici umani sul Sistema Tessera Sanitaria, vorrà dire che il veterinario dovrà munirsi di un altro gestionale per creare e inviare le ricette elettroniche, il che vuol dire nuove spese (i gestionali si pagano) che probabilmente lo costringerà ad alzare ulteriormente le tariffe per rimanere all’interno delle spese di gestione.
Via | Ansa
Foto | ufv