Raffreddore gatto: 2 rimedi naturali

Ci sono dei rimedi naturali contro il raffreddore del gatto? Diciamo di sì, ma spesso servono per alleviare i sintomi. Capita frequentemente, infatti, che, soprattutto in caso di raffreddore del gatto che non passa, si abbinino fra di loro rimedi naturali, omeopatici e farmaci tradizionali. Prima di andare a vedere cosa fare e quale possa essere la cura per un raffreddore del gatto, vi ricordiamo di NON utilizzare mai farmaci ad uso umano di testa propria: molti sono tossici per i gatti, anche dopo singola somministrazione.

Raffreddore gatto: ci sono rimedi naturali?

Ci sono alcuni rimedi naturali che possono essere usati per aiutare ad alleviare i sintomi del raffreddore nel gatto:

1. rimedi omeopatici: a seconda dei sintomi e del tipo di raffreddore, potrebbero essere indicati diversi rimedi che verranno prescritti dal proprio veterinario curante
2. integratori: esistono diversi integratori registrati per gatti che aiutano a mitigare i sintomi del raffreddore. Alcuni contengono sali di lisina, altri hanno azione antivirale

In rete, poi, si trova un po’ di tutto. C’è anche chi spera di curare il raffreddore del gatto col miele, ma non lo consigliamo come rimedio visto l’alto contenuto di zucchero e la predisposizione del gatto a sviluppare diabete mellito.

Quello che invece potrebbe essere utile (ma che viene fatto poco) è pulire le secrezioni oculari e, soprattutto, le secrezioni nasali che spesso impediscono al gatto con raffreddore di respirare. Per fare questo basta prendere una garza morbida imbevuta di acqua e camomilla o euphralia e procedere con la delicata rimozione delle secrezioni (da fare solo con gatti vagamente collaborativi per non rimetterci qualche dito ogni volta).

Anche dell’aerosol potrebbe essere utile per fluidificare il muco, anche solo con soluzione fisiologica. Tuttavia spesso il raffreddore del gatto è su base virale, causato da Herpesvirus o Calicivirus, dunque non esiste una terapia specifica, a meno di non dover ricorrere in casi gravi a veri e propri antivirali.

Pur essendo su base virale (più raramente su base allergica), ecco che frequentemente la rinotracheite del gatto si complica con batteri, motivo per cui potrebbe essere necessaria una copertura antibiotica prescritta dal veterinario (abbinata anche ad antinfiammatori non steroidei per ridurre l’infiammazione).

Posso dare farmaci umani per il raffreddore del gatto?

Diamo alcune risposte ad alcune comuni domande sul raffreddore del gatto:

• Posso curare il raffreddore del gatto con farmaci umani? No, nel senso che molti farmaci ad uso umano sono tossici per il gatto anche dopo singola somministrazione. Che non vi venga in mente di somministrare neanche un minuscolo pezzettino di ibruprofene, rischiereste lo sviluppo di un’ulcera gastrica con perforazione dello stomaco e vomito ematico e neanche di dare un singolo, minuscolo pezzettino di Tachipirina o paracetamolo se non volete che il gatto diventi blu e sviluppi un’anemia emolitica anche fatale
• Il raffreddore del gatto si attacca all’uomo? No, di solito sono forme virali specifiche del gatto che al massimo contagiano gli altri gatti conviventi, ma non l’uomo o il cane
• Il raffreddore del gatto può causarne la morte? Sì e no, non direttamente, ma su un gatto anziano, con patologie gravi concomitanti o immunodepresso da forme virali come la FIV o la FeLV, ecco che può peggiorare una situazione già critica, causando la morte del gatto. Per non parlare, poi, dell’aggressività della Calicivirosi sistemica
• Posso dare l’aspirina al gatto col raffreddore? No. L’aspirina nel gatto viene data solamente in particolari dosaggi e con una determinata frequenza in caso di cardiomiopatia con rischio di formazione di trombi come antiaggregante piastrinico. Data a casaccio, non solo rischia di causare ulcere gastriche, ma anche problemi di coagulazione con emorragie
• Posso dare il Bentelan al gatto col raffreddore? No. Spesso il raffreddore dei gatti è causato da forme virali e i cortisonici hanno effetto immunosoppressivo, quindi facilitano l’azione negativa dei virus. Poi soprattutto il betametasone, così tanto amato in umana, nei cani e gatti ha maggiori effetti collaterali rispetto ad altri cortisonici, per cui non andrebbe usato se non in casi di reale emergenza

Fonti:

1. PetMD
2. PubMed