Quante ore trattiene la pipì il cane?
Un cane adulto e sano può trattenere la pipì per molte ore, anche troppe se non lo portiamo a fare delle passeggiate durante il giorno. Ma proprio come per noi, non fa bene trattenere troppo a lungo l'urina. Diverso il caso di cani cuccioli, anziani o soggetti malati che fanno più fatica a trattenere le urine
Vi siete mai chiesti quante ore trattiene la pipì il cane? Sempre troppe. Questo perché molto spesso, a causa della scuola o del lavoro, non portiamo abbastanza in passeggiata il nostro cane che è così obbligato a trattenerla più di quanto dovrebbe. Ovviamente non c’è una tempistica precisa, molto dipende anche dall’età del cane e dal suo stato di salute.
Per quante ore trattiene la pipì il cane?
Partiamo da un cane adulto e sano. In generale può trattenere l’urina anche per 6-8 ore. Tuttavia sarebbe bene portarlo in passeggiata almeno ogni 6 ore, in modo da permettergli di svuotare la vescica con regolarità. Ci sono cani che, purtroppo, non sono portati in passeggiata che al mattino e alla sera, quindi sono costretti a trattenere l’urina anche per più di 8 ore. Cosa che, come vedremo, non fa bene alla loro vescica. Di sicuro trattenere l’urina per 10-12 ore non è toccasana per il cane.
Ma questo vale per cani adulti e sani. I cuccioli hanno una bassissima capacità di trattenere la pipì, esattamente come i neonati. Non vi stupite se avete un cucciolo e ogni 2-3 ore vi trovate della pipì in giro, anche meno.
Idem dicasi per i cani anziani, specie se hanno problemi di incontinenza urinaria.
Ci sono poi diverse patologie che fanno sì che il cane urini più spesso o proprio non riesca a trattenere l’urina:
- diabete mellito, diabete insipido e sindrome di Cushing: queste malattie sono tutte caratterizzate da polidipsia e poliuria. Il fatto che il cane beva di più lo spinge anche a urinare di più e a trattenere di meno la pipì visto che la vescica si riempie più velocemente
- insufficienza renale: come sopra, il cane beve di più e urina di più, con il rene che concentra di meno le urine
- cistite: in questo caso il cane tipicamente urina più spesso, ma fa poche gocce di urina per volta
- problemi neurologici: una vescica neurologica può far sì che il cane o perda in continuazione l’urina o la trattenga troppo. Anche in quest’ultimo caso, però, una volta che la vescica ha raggiunto la capienza massima, ecco che la pipì deborderà
- farmaci: cani in terapia con diuretici per forza di cose urineranno di più e riusciranno a trattenerla di meno
A proposito: qui trovi qualche indicazione su quanta urina producano normalmente cani e gatti. Ovviamente ricordati che non è normale che il tuo cane non urini: se ti sei accorto che nelle ultime 24 ore il cane non ha urinato o che sono ore che si sforza e non produce una sola goccia di urina, beh, non aspettare e portalo subito dal veterinario.
Cosa succede se il cane trattiene per troppe ore l’urina in vescica?
Come dicevamo prima, è importante che il cane svuoti con regolarità la vescica almeno ogni 6 ore, massimo ogni 8 ore. Questo perché se il cane non urina con sufficiente frequenza, ecco che potrebbero insorgere delle spiacevoli complicazioni:
- sovradistensione della vescica: capita spesso nei pazienti con vescica neurologica con paralisi spastica della vescica o con blocchi vescicali anche da calcoli. La vescica, continuamente sovradistesa perché non viene svuotata regolarmente, perde gradualmente la sua capacità funzionale
- aumentato rischio di infezioni urinarie: l’urina che continua a ristagnare in una vescica che non viene svuotata regolarmente è maggiormente a rischio di proliferazioni batteriche
- urine troppo concentrate: più l’urina rimane in vescica, più il suo colore diventa scuro e più l’odore aumenta. Capita spesso nei pazienti con vescica neurologica o paralizzati
- insufficienza renale: se l’urina ristagna troppo in vescica, quando quest’ultima raggiunge la capienza massima, considerando che l’urina continua a essere prodotta, ecco che si dilateranno prima di ureteri e poi il bacinetto renale, con compressione del parenchima renale e sviluppo di insufficienza renale
Fonti: