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Quale nome per gatto scegliere?

In base a quali criteri scegliere il nome per il vostro gatto? Noi vi suggeriamo di tener presente le particolarità del vostro micio per un nome davvero speciale.

Quale nome per gatto scegliere?

Scegliere un nome per il gatto è un’operazione diversa da quella di dare un nome al cane. Secondo la scrittrice Mary Bly, infatti:

Quando li chiami, i cani corrono; i gatti invece prendono nota del messaggio e poi arrivano con comodo.

Questo non vuol dire che i gatti non riconoscano il proprio nome: nulla di più falso! Micio sa benissimo quale sia il suo nome, ma non sempre risponde quando lo si chiama. Perché? Prima di tutto, è il gatto che comanda e non l’essere umano quindi Micio decide di muoversi quando vuole lui! Poi, per citare il giornalista e scrittore Stephen Baker:

L’apparato uditivo del gatto è fatto in maniera tale che la voce umana entra facilmente da un orecchio per uscire tanto facilmente dall’altro.

Fatte queste premesse, torniamo alla domanda iniziale: quale nome per gatto scegliere?

Il nome per il gatto

Qual nome per gatto scegliere?

Ci sono diverse liste in rete che propongono nomi di gatti: se volete, potete tenerne conto. Personalmente preferisco dar sfogo alla fantasia e non lasciarmi imbrigliare da elenchi precompilati.

Il primo aspetto da tenere presente nel dare un nome al gatto è il gatto stesso: la sua forma il suo modo di muoversi, di miagolare, di guardare sono tutti elementi che faranno sì che possiate trovare il nome adatto. Osservare il gatto per dargli un nome, inoltre, è un ottimo modo per entrare in sintonia con lui e conoscerlo più profondamente, perché riuscirete a notare alcune loro peculiari caratteristiche.

Considerata, poi, l’abilità del gatto a non prendere molto in considerazione il fatto che lo stiate chiamando, è necessario che il nome sia breve e originale, in modo che Micio non possa avere la scusa: “Stavi chiamando me? Non ti riferivi a…”

La brevità e l’originalità del nome per il gatto va di pari passo con una regola basilare: una volta scelto il nome, questo non va cambiato, né al suo posto si devono usare vezzeggiativi o diminutivi. Questo sempre perché il gatto ha i suoi tempi e i suoi modi per rispondere quando lo chiamate ed è bene dargli un nome univoco per non confonderlo o farlo distrarre.

Naturalmente ogni gatto è diverso e ci sono mici che rispondono immediatamente e altri che proprio vi considerano un incidente di percorso e potete chiamarli anche con il megafono che a loro non cambia una virgola!

I tre nomi dei gatti secondo il poeta T. S. Eliot

Qual nome per gatto scegliere?

Thomas Stearns Eliot (1888-1965), premio Nobel per la letteratura nel 1948, ha una sorta di poesia sul vero nome dei gatti, che potete leggere sempre qui su Petsblog. Secondo il poeta ogni gatto ha tre nomi:

  1. c’è quello ufficiale che compare sul libretto sanitario;
  2. c’è il nome domestico, di uso quotidiano;
  3. c’è il nome proprio del gatto, che ogni felino conosce ma che mai e poi mai si degnerà di farci conoscere.

Quindi, per usare le parole di T. S. Eliot:

Quando vedete un gatto in profonda meditazione,
la ragione, credetemi, è sempre la stessa:
ha la mente perduta in rapimento e in contemplazione
del pensiero, del pensiero, del pensiero del suo nome:
del suo ineffabile effabile
effineffabile
profondo e inscrutabile unico NOME.

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