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Puntura di zecca nel cane, gonfiore: cosa fare

Il vostro cane è stato morsicato da una zecca? Nel punto di inoculo è rimasto un gonfiore? Ecco cosa fare e cosa non fare.

Puntura di zecca nel cane, gonfiore: cosa fare

Ci siamo: le temperature cominciano a salire e le zecche tornano a fare capolino. A dire il vero le zecche del cane le troviamo anche d’inverno, soprattutto quando ci sono inverni miti e non troppo freddi come quello appena passato. Spesso capita che, a seguito di punture di zecca nel cane (sarebbe meglio dire morso di zecca però), nel punto di inoculo si formi un gonfiore. E’ grave? Cosa fare? Come evitarlo? Diciamo che di per sé il gonfiore da morso di zecca non è gravissimo, ma ci sono alcune considerazioni da fare.

Puntura di zecca nel cane: qual è la causa del gonfiore?

Quando si toglie una zecca dal cane, se non si è pratici o se, semplicemente, il cane si muove durante la manovra, ecco che il rostro della zecca (la bocca con la testa in pratica) potrebbe rimanere conficcato nella pelle. Ovviamente la zecca non ricresce come si sente dire ancora oggi da qualcuno, nessun animale decapitato miracolosamente risorge e si fa ricrescere una nuova testa.

Quello che succede, invece, è che la testa della zecca conficcata nella pelle si comporta come un corpo estraneo e il sistema immunitario reagisce di conseguenza, creando un granuloma. Giorni dopo aver tolto la zecca, vedrete formarsi un gonfiore più o meno accentuato nel punto di inoculo.

Solitamente tale gonfiore scompare da sé nell’arco di qualche settimana o mese. Tuttavia potrebbe capitare che la zecca, mordendo, abbia trasmesso dei batteri che causano infezione locale, con lo sviluppo successivo di un vero e proprio ascesso. In questo caso il veterinario provvederà a trattare anche l’ascesso, tramite drenaggio del medesimo e terapia antibiotica.

Attenzione alle malattie da zecca!

Quello a cui bisognerebbe prestare maggiore attenzione, però, non è tanto quel gonfiore che impensierisce il proprietario, quanto la possibilità che la zecca, mordendo, possa aver trasmesso malattie da zecca. Quando la zecca morde, infatti, tramite la saliva può trasmettere eventuali malattie di cui è vettore, come l’Ehrlichia, la Malattia di Lyme o la Rickettsiosi. Accanto a queste metteteci anche malattie come la paralisi da zecche o l’encefalite da zecche.

Questo è il motivo per cui molti veterinari vi consigliano di non addormentare una zecca con alcool o olio prima di estrarla: è vero che così facendo si estrae più facilmente, ma è anche vero che quando si addormenta, la zecca morde e può trasmettere malattie. Meglio un granuloma da zecca che un’Ehrlichiosi!

Nelle settimane successive al rinvenimento o all’estirpazione della zecca dovrete tenere sotto controllo il cane. Se notate sintomi come mucose pallide, emorragie, zoppie, dolorabilità diffusa, febbre alta o urine color Coca Cola, avvisate subito il veterinario. Il cane potrebbe aver sviluppato una malattia da zecca. Esistono esami del sangue per assicurarsi che il cane abbia o meno tali malattie, ma fatti troppo presto, prima della sieroconversione (prima cioè che aumentino abbastanza gli anticorpi in maniera tale da essere rilevati dai vari test), potreste avere dei falsi negativi. Il che vuol dire che dovrete rifare comunque i test a distanza di 15-30 giorni per valutare un’eventuale sieroconversione.

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | iStock

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