Proteine della fase acuta nel cane – Se avete fatto un esame del sangue completo al vostro cane, allora forse potreste aver trovato indicate anche le proteine della fase acuta, fra cui la più nota è la Proteina C Reattiva. Cosa significano queste proteine? Oggi andremo a scoprirlo insieme. Ovviamente non in tutti gli esami di base sono comprese anche le proteine della fase acuta, questo significa anche che le domande del tipo “Perché io ho speso 150 euro per un esame di base e la mia amica 50 euro?” non vogliono dire nulla, in quanto tutto dipende dal numero e dal tipo di parametri inseriti nel profilo completo e dal laboratorio che analizza il sangue.
In generale le proteine della fase acuta tendono ad aumentare velocemente nella fase acuta delle infiammazioni, infezioni o anche lesioni dei tessuti. Tendenzialmente sarebbe meglio richiedere al laboratorio di valutare ogni singola proteina della fase acuta per avere dei responsi precisi. Altra precisazione: anche il fibrinogeno farebbe parte di questa categoria, ma visto che si altera non solo per le infezioni, ma anche per problemi epatici o della coagulazione, non è un test molto suggestivo di infiammazione.
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La Proteina C Reattiva o CRP è forse la proteina della fase acuta nel cane più sensibile. Normalmente la si valuta solo nel cane e non nel gatto in quanto nei felini non sembra modificarsi in corso di infezione. La Proteina C Reattiva migra nella regione gamma dell’elettroforesi e aumenta in caso di:
Inoltre se rapportata alla VES ecco che la Proteina C Reattiva può indicare anche:
Per quanto riguarda i valori nel sangue, nel cane la Proteina C Reattiva deve essere inferiore a 10 mg/L.
Anche l’Aptoglobina o Hpt tende ad aumentare in caso di infiammazione e cortisonici, mentre il valore diminuisce in caso di emolisi. Fa parte delle proteine alfa 2. Valori normali nel cane sono compresi fra 0 e 3 g/l, valori maggiori indicano infiammazione.
In questo caso la Siero amiloide A (SAA) e l’Alfa 1 acido glicoproteico (AGP) vengono utilizzate soprattutto nel gatto e tendono a migrare nella regione alfa 1 dell’elettroforesi. Per esempio nei gatti con FIP l’AGP sale sopra i 1500 mg/ml, mentre nei gatti normali arriva al massimo a 500 mg/ml. Tuttavia l’AGP tende ad aumentare anche in gatti con peritonite batterica, pleurite e linfoma.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
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