Prolasso e iperplasia vaginale in cane e gatto: cause, sintomi e terapia
Andiamo a vedere il prolasso e l'iperplasia vaginale nella cagna e nella gatta: scopriamo cause, sintomi e terapia.
Prolasso e iperplasia vaginale in cane e gatto – Diciamo subito che prolasso e iperplasia vaginale nella cagna non sono malattie poi così frequenti, tuttavia è bene conoscerle per saperle riconoscere e portare il cane o la gatta tempestivamente dal veterinario, prima che la parte prolassata sia tutta necrotizzata. In linea generale si tratta di una protrusione del tessuto vaginale attraverso la vulva. Se già il prolasso e l’iperlasia vaginale sono rare nella cagna, nelle gatte sono ancora più rare. Nella cagna di solto lo si ha quando ci si avvicina al parto, nella gatta invece lo si ha sia durante l’estro che durante l’anestro.
Prolasso e iperplasia vaginale in cane e gatto: cause
Come dicevamo, anche nella cagna il prolasso vaginale è raro. Possiamo avere un prolasso completo o parziale: nel primo caso è strettamente associato all’avvicinarsi del momento del parto, nel secondo caso si ha in fase di proestro o estro. Normalmente vengono colpite le cagne intere e giovani, non pare esserci una predisposizione di razza, anche se si assiste a una maggiore frequenza nelle cagne di grossa taglia rispetto a quelle di piccola taglia. Inoltre pare che i brachicefali possano manifestare una predisposizione genetica ereditaria al prolasso vaginale.
In realtà non si sa ancora perché avvenga questo prolasso vaginale: pare che le cagne affette non abbiano né problemi di iperestrogenismo né di fertilità. Di sicuro più estrogeni ci sono e più aumenta il rischio di un prolasso vaginale. A questo bisogna aggiungere poi una debolezza magari congenita dei tessuti, la presenza di tenesmo, una brusca separazione dal maschio durante l’accoppiamento e anche differenze notevoli di taglia fra cani che si accoppiano. In più aggiungete ai fattori predisponenti anche traumi o tumori.
Prolasso e iperplasia vaginale in cane e gatto: sintomi
Ecco i sintomi principali di prolasso vaginale nella cagna e nella gatta (origina sempre dal pavimento vaginale, cranialmente al meato urinario):
- comparsa di massa sporgente dalla vulva (ricordatevi che la massa può sporgere ad intermittenza)
- tenesmo
- disturbi durante l’urinazione
- la parte prolassata può essere edematosa, necrotica, lacerata
- febbre
- anoressia
- scolo vaginale
Fra le diagnosi differenziali bisogna considerare:
- tumori vaginali (la neoplasia compare indipendentemente dalla fase estrale, le cagne di solito sono più anziane)
- prolasso uterino
- prolasso cervicale
Prolasso e iperplasia vaginale in cane e gatto: terapia
Se si tratta di un prolasso parziale, intermittente e lieve è possibile che al momento del diestro il problema rientri, salvo poi ripresentarsi al calore successivo. Il problema è che il tessuto prolassato per fare ciò deve essere mantenuto pulito e idratato, altrimenti il riposizionamento non funziona. E il cane non deve leccarsi. Se il prolasso avviene durante il proestro o l’estro, allora l’uso di GnRH dovrebbe ridurre i livelli di estrogeni (mai il megestrolo acetato, troppi effetti collaterali).
Se invece il prolasso è completo o la parte è già in necrosi, allora bisognerà optare per la chirurgia con amputazione della parte prolassata. Inutile dirvi che bisogna sterilizzare la cagna o la gatta visto che il prolasso è influenzato dagli ormoni sessuali, altrimenti al calore successivo avete una recidiva.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Foto | gadl