Petsblog Cani Profumi per cani e gatti: una moda non troppo sana

Profumi per cani e gatti: una moda non troppo sana

I profumi per cani e gatti non hanno assolutamente ragione di esistere. Intanto perché se un animale è ben tenuto non puzza. In secondo luogo perché l’olfatto è per gli animali una vera e propria seconda vista: grazie a quello che “sentono” in giro si orientano, si fanno una mappa del quartiere, sanno dove abitano […]

Profumi per cani e gatti: una moda non troppo sana

I profumi per cani e gatti non hanno assolutamente ragione di esistere. Intanto perché se un animale è ben tenuto non puzza. In secondo luogo perché l’olfatto è per gli animali una vera e propria seconda vista: grazie a quello che “sentono” in giro si orientano, si fanno una mappa del quartiere, sanno dove abitano amici e concorrenti. Quando torniamo a casa, ci annusano e capiscono dove siamo stati e che tempo c’era fuori.

L’odore è identità, l’odore è caccia, l’odore è salvezza, territorio. Ora, magari nei quartieri “up” il profumo lo usano tutti e quindi il problema è risolto. Il nostro cane odora di violetta e mentre esce sa che il compare che profuma di gelsomino sta al numero 8 e che quello che usa il muschio sta al 17. Chissà se c’è anche una au de toilette scadente per i cani e i gatti meno abbienti.

Va bene, sono proprio di parte. L’uso del profumo per cani e gatti, come di molti altri cosmetici, ci dice che il padrone di quell’animale lo sta “usando” per colmare dei vuoti personali. Poiché a cinquant’anni non si può andare in giro con un bambolotto, è disdicevole, ci si porta in giro il cane profumato. Ci credo che poi, per necessità, si formino degli psicologi per il mondo animale.

Foto | Flickr

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Come capire se un cane è geloso?
Comportamento Cani

Come capire se un cane è geloso? Ci sono determinati comportamenti e segnali del cane da tenere d’occhio, anche se non sono specifici della gelosia. Possono esserci altri motivi per cui il cane assume quegli atteggiamenti: bisogna sempre vedere anche il contesto