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Problemi di comportamento materno nei cani

Ci possono essere dei problemi comportamentali nei cani femmina anche legati alla gravidanza e al parto: ecco quali sono e cosa fare.

Problemi di comportamento materno nei cani

Finora i problemi di comportamento materno nei cani femmina sono stati classificati in due categorie:

  1. comportamento materno eccessivo in assenza di cuccioli appena nati
  2. comportamento materno assente in presenza di cuccioli

A dire il vero ce ne sarebbero anche altri, ma sono difficili da classificare. Qualcuno ha anche ipotizzato che possa esserci una componente genetica ereditaria che spieghi il perché queste problematiche si manifestino in alcune cagne e in altre no, ma si tratta per l’appunto di mere ipotesi.

Problemi comportamentali materni nei cani: tipi e sintomi

Partiamo con il caso più frequente, un comportamento materno insufficiente. La mancanza di un comportamento materno si manifesta solitamente in madri con cuccioli appena nati, soprattutto dopo un taglio cesareo. Pare che possa essere legato a una diminuzione graduale dell’ossitocina, ormone importante durante il periodo di accettazione dei cuccioli neonati da parte della madre. Inoltre anche ambienti rumorosi, stressanti e sovraffollati potrebbero ridurre il comportamento materno della fattrice.

Come sintomi di comportamento materno inadeguato abbiamo:

  • la madre ignora e abbandona a se stessi i cuccioli appena nati
  • la madre non allatta e si allontana quando i cuccioli provano ad attaccarsi
  • la madre non sta vicino ai cuccioli
  • non pulisce i cuccioli
  • non li recupera quando questi si allontanano da lei
  • non ne stimola la defecazione e urinazione leccandoli
  • a volte potrebbe attaccare e mordere violentemente i cuccioli, arrivando ad ucciderli, soprattutto quando questi hanno un odore o un aspetto diverso
  • a volte non presta attenzione a dove si trovano i cuccioli e si siede sopra di loro, schiacciandoli
  • quando disturbata da altre persone o animali, reindirizza la sua aggressività sui cuccioli

Il caso opposto è quando c’è un eccessivo comportamento materno, anche in assenza di cuccioli di cui prendersi cura. Spesso questo lo si nota in corso di gravidanza immaginaria o pseudogravidanza ed è legato al perdurare del periodo progestinico seguito da un brusco calo del medesimo.

In questo caso i sintomi di comportamento materno eccessivo abbiamo:

  • la cagna, anche se non gravida, cerca di nutrire tutti i cuccioli che vede intorno a sé
  • tratta peluche, pantofole o giochini come se fossero i suoi cuccioli
  • aumento di volume delle mammelle anche in assenza di gravidanza
  • presenza di latte nelle mammelle anche in assenza di gravidanza
  • la cagna allontana anche con ringhi e morsi il proprietario o estranei dalla cuccia perché crede di star difendendo i suoi cuccioli

Cosa fare in caso di problemi di comportamento materno nei cani?

Starà al veterinario in base alla visita e all’anamnesi stabilire quale sia il tipo di problema e, nel caso di sospetto di gravidanza immaginaria, se questa sia reale o se si tratti solo di un caso di pseudogravidanza.

Nel caso di gravidanza immaginaria ci sono farmaci da somministrare per bocca che risolvono velocemente la situazione (togliete di mezzo anche peluche o tutto ciò che lei considera essere i suoi cuccioli per evitare di stimolare il comportamento). Conviene poi sterilizzare la femmina per evitare altri problemi simili in futuro.

Più difficile il caso di insufficienza di comportamento materno: se la madre non ha istinto materno, non la si può obbligare ad averlo. E’ anche possibile che questo salti fuori dopo che i cuccioli sono stati svezzati, quando ormai non è più indispensabile. In generale cercate di mettere le fattrici in un posto calmo, confortevole e tranquillo, dove non venga continuamente disturbata da animali o persone.

Se non allatta, toccherà ai proprietari allattare artificialmente i cuccioli, assicurarsi che sporchino massaggiando l’addome e tenerli al caldo. In caso di aggressività, invece, bisognerà separare i cuccioli dalla madre per evitare che li uccida accidentalmente. In entrambi i casi, valutate col veterinario come procedere con la femmina per evitare l’insorgere di mastiti da latte accumulato.

Solitamente questi problemi tendono a ripresentarsi anche in gravidanze future, quindi converrebbe togliere queste fattrici dalla riproduzione.

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | Pixabay

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