Problemi comportamentali nel gatto anziano: confusione e disorientamento
Il vostro gatto anziano vi sembra confuso e disorientato? Potrebbe essere un problema comportamentale.
Problemi comportamentali nel gatto anziano – Se avete avuto dei gatti anziani, è possibile che vi sia capitato di aver visto dei gatti anziani manifestare segni di confusione e disorientamento. In questi casi, la prima cosa da fare è escludere la presenza di problemi fisici o metabolici che possono causare sintomi neurologici. Per fare questo dovete portare il gatto dal vostro veterinario. Probabilmente oltre alla visita vi chiederà di fare qualche esame e accertamento, ma se anche qui tutto fosse nella norma allora è lecito pensare alla presenza di un problema comportamentale nel gatto anziano.
Anche se vi recate da un veterinario comportamentalista, è probabile che pure lui vi chieda di fare qualche esame prima di poter confermare o escludere la presenza di una patologia comportamentale e non di un disturbo fisico, metabolico o ormonale.
Confusione e disorientamento nel gatto anziano
Il declino cognitivo del gatto anziano può cominciare come primi sintomi proprio con confusione e disorientamento. Si è stimato che il disorientamento e la confusione siano presenti in almeno il 40% dei gatti di età superiore ai 17 anni. Questi sono anche i primi sintomi di cui i proprietari di animali si accorgono e che fanno sospettare loro che il proprio gatto abbia un disturbo cognitivo.
Il gatto appare confuso, non sembra più riconoscere i proprietari, non riesce a trovare la ciotola, la cuccia o anche la lettiera. Magari comincia a urinare e sporcare in giro: nella maggior parte dei casi i proprietari pensano ai famigerati “dispetti” (che sappiamo non esistere) e si lamentano del problema non pensando che il gatto stia manifestando una malattia comportamentale o un qualche disagio, ma quanto preoccupandosi principalmente del fastidio che provoca a loro nel dover pulire sempre casa.
Confusione e disorientamento nel gatto anziano: cosa fare?
In parte lo abbiamo già visto: bisogna portare il gatto dal veterinario per valutare se sia effettivamente un problema comportamentale del gatto anziano e se ci siano integratori da dare per aiutare a rallentare il declino e l’invecchiamento fisiologico del gatto.
Altra cosa che potete fare nell’attesa della visita dal veterinario, è cercare di non modificare l’ambiente dove vive il gatto: lasciate mobili e oggetti sempre nelle stesse posizioni. Idem dicasi per le abitudini del gatto: non cambiate cibo, non cambiate il posto della ciotola, della lettiera e della cuccia e non variate i piccoli rituali che inevitabilmente il gatto avrà instaurato con voi. In pratica dovete mantenere la routine quotidiana il più costante possibile. Il gatto in questo momento non è in grado di affrontare e adeguarsi ai cambiamenti.
Se notate che il gatto è notevolmente in difficoltà, cercate di limitare i suoi spazi, soprattutto se avete case molto grandi: limitate l’accesso ad un piano o una stanza. Per il gatto sarà più facile trovare in questo modo tutto quello di cui ha bisogno.
Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
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