Tordo: cosa mangia?
Avete trovato un piccolo tordo? Non sapete cosa mangia? Ecco con cosa nutrirlo e consigli sull'alimentazione.
In primavera potrebbe capitare di vedere qualche uccellino caduto dal nido. Solitamente il consiglio è quello di non spostarli: in giro c’è probabilmente la madre che provvederà a nutrire il piccolo e a gestirlo fino a quando non sarà in grado di volare. Tuttavia questo vale solo se il piccolo non è caduto in mezzo alla strada o in una zona dove ci sono cani e gatti che potrebbero mangiarlo. In questi casi si può tentare di spostarlo in un posto più sicuro, ma sempre rimanendo in zona altrimenti i genitori non lo trovano. Ma cosa fare se non è proprio possibile metterlo in sicurezza? Molte persone finiscono così con il raccogliere questi uccellini e e portarseli a casa, senza ben sapere neanche cosa dargli da mangiare. Ecco perché allora oggi parleremo di cosa dar da mangiare a un tordo. Si tratta di uno degli uccellini che più di frequente vediamo cadere dal nido.
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Piccolo tordo: cosa deve mangiare?
Il tordo viene descritto come un uccello onnivoro. La sua alimentazione si compone di:
- insetti
- ragni
- larve
- vermi
- camole
- lumache (rompono i gusci con le pietre)
- molluschi
- frutti
- bacche secche
I tordi amano poi particolarmente olive, uva, sorbe e corbezzoli. Nell’urgenza estrema, potete somministrare loro cibo frullato per cani e gatti o omogeneizzato alla carne, ma solo nell’urgenza. Il giorno dopo dovrete attrezzarvi per dare al tordo la giusta alimentazione.
Se trovate un piccolo tordo, potete nutrirlo con lombrichi, camole del miele, camole della farina, macinato di carne magra o anche usare gli appositi pastoni per insettivori. Vietatissimi i bigattini, le larve della mosca carnaria. Evitate, invece, i cibi per granivori o per pappagallini, non è indicato.
Ogni quanto dar da mangiare a un tordo?
Se il piccolo tordo apre il becco potete somministrargli piccoli pezzi di camole, lombrichi o pastone per insettivori anche ogni due ore, dipende da quanto richiede cibo e acqua. Nel caso non mangiasse da solo, bisogna alimentarlo con una siringa senza ago. Prima di ricorrere a questi sistemi, però, provate a mettergli il cibo a portata di becco: se non sono troppo piccoli e malconci, potrebbero mangiare da soli. Sarebbe anche meglio farlo visitare a un veterinario esperto di esotici per essere sicuri che sia in salute.
Per gli adulti, invece, che non possono essere liberati perché magari hanno problemi alle ali, ricordatevi di usare gli appositi beverini verticali per l’acqua, assicurandovi che li usino.
Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Foto | Pixabay