Petsblog CURIOSITÀ Pappagalli che parlano: 5 segreti che ogni padroncino dovrebbe conoscere

Pappagalli che parlano: 5 segreti che ogni padroncino dovrebbe conoscere

Pappagalli che parlano: Scopri quali sono i consigli e i segreti per far apprendere nuove parole al tuo pappagallo domestico

Pappagalli che parlano: 5 segreti che ogni padroncino dovrebbe conoscere

I pappagalli che parlano possono essere una splendida compagnia e degli amici adorabili, a patto che abbiate la pazienza e la capacità di insegnare loro tante parole. In diverse occasioni ci è capitato di condividere insieme a voi le storie di pappagalli parlanti che dicono parolacce. Non si tratta di un fenomeno così divertente come si potrebbe pensare, soprattutto se il pennuto da il meglio di sé di fronte agli ospiti.

È dunque molto importante prestare attenzione a ciò che diciamo di fronte al nostro pappagallo parlante, per evitare che possa farci fare qualche sonora figuraccia.

E a tal proposito, quali sono i consigli che ogni padroncino dovrebbe conoscere prima di insegnare a parlare al pappagallo? Vediamoli insieme.

Pappagalli che parlano: 5 consigli da seguire

Se volete far apprendere qualche parolina al vostro pennuto, dovrete tenere a mente alcuni semplici consigli utili. Ad esempio, cercate di pronunciare le parole in modo impeccabile, in modo che l’animale riesca a riprodurre al meglio il suono. Vediamo quali sono gli altri consigli da seguire:

  1. Scegliere con cura le parole da insegnare al pappagallo: certo, la tentazione di insegnargli paroline bizzarre o dolci (come amore, tesoro, piccolino, patatino e così via) è molta, ma ricordate che il pappagallo ripeterà quelle parole anche di fronte alle altre persone. Per questo motivo è importante sceglierle sempre con cura.
  2. Pronunciare bene le parole: come abbiamo accennato, il pappagallo cercherà di riprodurre il nostro suono, per cui pronunciate bene la parola che volete insegnargli. Ricordate che un uccello non ha labbra, e può quindi avere difficoltà a pronunciare le consonanti bilabiali (p, b e m) e i suoni labiodentali (t e th).
  3. Evitate di insegnare parole che comprendano sibili o suoni come “shh”. L’animale potrebbe infatti interpretarlo come il verso di uno dei suoi nemici naturali.
  4. Ricordate che gli uccelli apprendono più rapidamente se vengono ricompensati. Potreste persino insegnargli a chiedere un cibo in particolare (mela, banana e così via).
  5. Non dite parolacce di fronte al pappagallo: gli uccelli parlanti apprendono meglio le parole che gli umani pronunciano con maggiore enfasi, come le parolacce ad esempio. Morale della favola, evitate di pronunciarle di fronte al vostro pennuto.

Benissimo, a questo punto non vi rimane che mettere alla prova le vostre doti di insegnanti per pappagalli! Buon lavoro e buon divertimento!

via | Pets.thenest.com
Foto di David Holywood da Pixabay

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