Farmaci: effetti collaterali, cosa sono sono e come prevenirli
Cosa si intende con effetti collaterali dei farmaci? E come fare a prevenirli? Andiamo a scoprirlo insieme.
Farmaci ed effetti collaterali – Prima di parlare di che cosa si intenda in medicina (sia umana che veterinaria) con il termine effetti collaterali e come fare per prevenirli, è bene spiegare che non tutti i pazienti sono soggetti ad essi. Mi spiego: se il vostro veterinario vi ha prescritto un farmaco, ma la vostra vicina vi dice che il suo cane o gatto è stato malissimo con quel farmaco e voi decidete per paura di non somministrarglielo, non andate poi a lamentarvi col veterinario perché la terapia non funziona perché di fatto non gliela avete fatta la terapia. Le considerazioni da fare per un simile comportamento sono due: prima di tutto non è detto che tutti gli animali manifestino gli effetti collaterali, sarebbe come a dire che il resto del mondo non deve più prendere quel particolare sciroppo per la tosse perché io ho sperimentato gli effetti collaterali, era una cosa che riguardava solo me; in secondo luogo se decidete di non applicare la terapia, la scelta è vostra, ma dovete anche farvi carico delle conseguenze: se il cane peggiora o muore perché non avete voluto fare la terapia, la responsabilità è solamente vostra.
Cosa sono gli effetti collaterali dei farmaci
I farmaci oltre al loro effetto desiderato e terapeutico possono avere quelli che vengono definiti effetti collaterali e reazioni avverse. I due termini non sono sinonimi, ma indicano processi diversi. Gli effetti collaterali non sono intenzionali, si manifestano al dosaggio normale e sono dovuti al fatto che il farmaco agisce sì nella sua sede di azione, ma può agire anche in altre sedi. Per esempio, quando io prendo un Buscopan ecco che il mal di pancia mi passa, ma accuso sempre come effetto collaterale una certa sonnolenza. Oppure quando si prende un antinfiammatorio non steroideo, ecco che il farmaco agisce riducendo l’infiammazione bloccando le COX 1 e 2 e riducendo così le protaglandine, ma questo effetto lo esplicano su tutto l’organismo, anche sullo stomaco dove diminuiscono la produzione del muco protettivo e provocano gastrite con acidità e mal di stomaco.
Le reazioni avverse, invece, sono non intenzionali, ma nocive: anche loro si esplicano a dosi normali o a causa di particolari condizioni fisiologiche con alterato metabolismo. Un caso sono le reazioni allergiche a diverse molecole. Le reazioni avverse non sono prevedibili: non si sa perché capitino in determinati pazienti e in altri.
I foglietti illustrativi per legge sono obbligati a riportare tutti gli eventuali effetti collaterali e reazioni avverse che si possono verificare, ma non è detto che si debbano manifestare tutti e in tutti i pazienti, la maggior parte delle volte non si hanno effetti collaterali.
Come prevenire gli effetti collaterali
Prima di tutto: se vi accorgete di un effetto collaterale o di una reazione avversa, avvisate subito il veterinario, provvederà a spiegarvi cosa fare e modificherà la terapia di conseguenza. Evitate il fai-da-te perché a volte si peggiora la situazione: mi viene in mente per esempio il caso di cani sottoposti per qualsiasi motivo a terapia cortisonica, compare diarrea ed ecco che il proprietario di testa sua sospende la terapia. Salvo poi avvisare il veterinario di averla sospesa di botto non il giorno stesso o il giorno dopo, no, magari dopo una settimana: ecco che potreste aver contribuito a scatenare un bel diabete iatrogeno nel vostro cane.
Diciamo che è difficile prevenire gli effetti collaterali, più che altro perché non si sa mai in quali pazienti si svilupperanno. Quello che potete fare è però seguire fedelmente le istruzioni del veterinario: se vi ha detto che un certo farmaco va dato a stomaco vuoto, datelo a stomaco vuoto; se vi ha detto che va dato a stomaco pieno, datelo a stomaco pieno; se vi dice che un farmaco va dato ogni 12 ore, vuol dire che non potete dare dosa doppia un’unica volta al giorno per fare prima, poi non vi lamentate della comparsa di effetti collaterali. Inoltre prima di attribuire a un farmaco un effetto collaterale, bisogna valutare attentamente le circostanze: se un cane sotto terapia antibiotica manifesta diarrea, è possibile che questa sia un effetto collaterale dell’antibiotico. Ma se il suddetto cane nei giorni di terapia ha mangiato lasagne, salamino piccante e l’arrosto della nonna è altrettanto probabile che anche quella dieta errata possa essere la causa. Non date sempre la colpa degli effetti collaterali ai farmaci per pararvi la coscienza, a volte anche cattive abitudini nostre nei confronti dei pet possono essere la causa dei loro problemi.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Foto | crumley