Gattari da legare: Tutte scuse
I gattari sono tutti Cassandre. E, come Cassandra, la nostra preveggenza non ci rende affatto felici.
Non avevo nemmeno finito di lamentarmi dei gatti in calore che miagolano impazziti ovunque e dei loro proprietari che non li sterilizzano, che la bacheca di Facebook di un gruppo di abitanti del paesino nel quale vivo si è popolata di foto: “conoscete questo gatto?“, “sapete di chi è questa miciona? È nel mio giardino da due giorni”. “Sì, aspetta, somiglia alla gatta dei miei vicini che, prima di essere sterilizzata, ha avuto qualche cucciolata. Ma non so a chi siano stati regalati i cuccioli…”. Mi viene la depressione pre partum felino.
Intere generazioni di gatti distribuiti in giro senza criterio, perché la gatta di casa ne aveva sfornati una decina in un anno. Gatti a loro volta non sterilizzati. E non sto parlando di una regione del sud, sempre incriminato per l’assenza di politiche sul randagismo. Sto parlando di una regione “modello”. Purtroppo, tutta l’Italia è paese.
E vedo sempre più cani scorrazzare in giro. Qualche giorno fa ero alle poste. Attendevo con ieratica pazienza il mio turno. L’impiegato è simpaticissimo, si ricorda sempre di tutti. Ma, per l’appunto, è L’impiegato: uno per non so quanti abitanti. A un certo punto, sul marciapiede, si vede correre una cagnolina di piccola taglia, all’apparenza indaffarata. Sono stata testimone di questo dialogo, tra due signore che aspettavano con me: “Ma era (nome del cane)?” “Sì, sembrava lei” “Ma non l’avevi chiusa in cortile?” “Sì, ma tanto scappa” “Ma lo hai detto a (nome del marito)?” “Sì, dice che poi risolve”. Eh?! Cosa?! C’è il tuo cane che se ne va in giro e tu sei qui a pagare le bollette? Ho capito che il paese è piccolo, ma le auto non sono sotto-dimensionate rispetto alla città. I furgoncini delle consegne corrono lo stesso e, magari, a qualcuno darà anche fastidio ritrovarsi il cane che fa i bisogni davanti casa sua…
La cosa triste è che non ho più la forza di arrabbiarmi. Mi intrometto solo quando sento la parola “catena”: “Guardi che qui è vietato”. Forse l’eventualità di dover pagare una sanzione li fa scendere a più miti consigli. I soldi, sempre loro. Perché io non ci credo che la gente davvero pensi che sterilizzare sia contro natura. Ho capito che esistono gli analfabeti funzionali, ma un grafico col disegnino di quanti randagi possono nascere da un unico animale non sterilizzato lo capisce anche mia figlia di 22 mesi.
Io penso solo che la gente non voglia spendere soldi. Si prendono un animale, ma se si ammala è “selezione naturale”. Se viene investito è una “fatalità”. Se si resta incinte e si abbandona il gatto è per “la toxoplasmosi”. Se si fa sterilizzare è “contro natura”. Ma dite che non volete spendere i soldi del veterinario! Ditemi che non volete assumervi la responsabilità della vita che avete preso con voi! Mi farete incavolare di meno, e la vostra assenza di umanità potrebbe anche risultarmi meno molesta delle vostre scuse.
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