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Malassorbimento nel cane: cause, sintomi e terapia

Che ne dite se oggi andiamo a parlare di malassorbimento nel cane andando a vedere cause, sintomi, diagnosi, terapia e principali sindromi da malassorbimento?

Malassorbimento nel cane: cause, sintomi e terapia

Malassorbimento nel cane – Esattamente come avevamo fatto nel gatto, oggi andremo a parlare in generale di malassorbimento nel cane, andando a vedere le principali sindromi da malassorbimento e dando uno sguardo generale a cause, sintomi, diagnosi e terapie. Poi in seguito aggiungeremo un post per ognuna di queste sindromi. Malassorbimento è un termine piuttosto generico che indica diverse malattie infiammatorie dell’intestino e che possiamo trovare sia nei cani che nei gatti. In generale le diverse sindromi da malassorbimento possono colpire qualsiasi tratto dell’intestino e sono caratterizzate da un’incapacità della mucosa intestinale di assorbire i nutrienti della dieta, con conseguente diarrea e dimagrimento

Cause e sintomi

Lo avevamo già visto nel gatto: non si sa di fatto quali siano le cause che portino alla comparsa delle forme di malassorbimento nel cane, l’eziologia rimane sconosciuta. Di sicuro quello che succede è che l’intestino, affetto da altre patologie come forme batteriche, virali, errori nella dieta, allergie alimentari, intolleranze alimentari, iper reagisce e di fatto prolunga la diarrea anche quando la causa primaria è stata debellata. Occhio poi che i sintomi da malassorbimento sono indistinguibili da quelli di un linfoma alimentare. Inoltre anche lasciare un cane per settimane con diarrea, senza curarla, può favorire lo sviluppo di forme di malassorbimento: non vi lamentate se poi ci vanno altrettante settimane per riuscire a bloccare la situazione.

Anche nel cane abbiamo diverse sindromi da malassorbimento:

  • colite ed enterite linfoplasmocitaria del cane: infiammazione intestinale comune, colpisce soprattutto il Pastore tedesco, si ha diarrea cronica del piccolo/grosso intestino con dimagramento, talvolta con vomito se colpita la parte alta dell’intestino. Attenzione che può alternare fasi di diarrea a fasi di feci normali
  • gastroenterocolite eosinofilica del cane: si tratta di una reazione allergica ad alcuni componenti della dieta. Come sintomi si ha diarra del piccolo/grosso intestino, dimagramento, vomito. Anche qui il Pastore tedesco è predisposto allo sviluppo della malattia
  • enterite/gastrite granulomatosa: in realtà è rara, è simile al Morbo di Crohn in umana, ma la prognosi è infausta
  • enterite linfoplasmocitaria del Basenji: è una malattia immunoproliferativa del piccolo intestino con infiltrazione plasmocita ria della mucosa, alterazione dei villi e ha una base genetica. E’ grave, si ha diarrea, vomito e anoressia
  • enterite dello Sharpei: non si sa ancora molto di questa malattia se non che provoca enteropatia proteinodisperendete, diarrea e dimagrimento

In generale i sintomi delle forme da malassorbimento nel cane sono caratterizzati da:

  • diarrea cronica
  • diarrea intermittente alternata a cicli di feci normali
  • vomito (quando è coinvolto il tratto alto dell’intestino)
  • dimagramento
  • enterite proteinodisperdente
  • in alcune forme anoressia

Diagnosi e terapia

Per quanto riguarda la diagnosi, ecco che come nel gatto l’unico modo per avere la certezza di avere un malassorbimento causato da una delle forme di cui abbiamo parlato è fare una biopsia dell’intestino con annesso esame istologico. Dalla visita, dall’anamnesi, dagli esami del sangue, dall’ecografia puoi avere un sospetto diagnostico, ma avere la certezza di essere di fronte ad una di quelle patologie la puoi ottenere solamente dopo aver fatto una biopsia intestinale.

Parlando di terapia, dipende molto dalla gravità del problema e da quanto tempo c’è la diarrea. Nei casi lievi, ecco che bisogna somministrare solamente le apposite diete ricche di fibra o ipoallergeniche, mentre nei casi gravi bisogna associare terapia con cortisonici, metronidazolo e nei casi non responsivi con azatioprina, solo che quest’ultima ha parecchi effetti collaterali, quindi non va utilizzata con leggerezza. In alcuni casi si usa anche la sulfasalazina, però non può essere utilizzata a vita e va sospesa gradualmente a causa del rischio di formazione di cheratocongiuntivite secca.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | belisario

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