Dispnea nel cane e nel gatto: che cos’è e cause
Che ne dite se oggi andremo a parlare di dispnea nel cane e nel gatto? Andiamo a vedere cosa si intende con questa parola e quali possono essere le cause.
Ogni tanto capita che il veterinario si esprima in un modo un pochino più tecnico e che il proprietario non capisca di cosa si stia parlando. Timoroso magari di chiedere spiegazioni, ecco che possono verificarsi degli spiacevoli fraintendimenti. Non lo facciamo apposta, se è vero che tendiamo ad utilizzare meno gergo medico rispetto ai colleghi umani per evitare proprio che non ci si capisca fra medico e paziente/proprietario, ogni tanto può capitare di utilizzare i termini più basilari, quelli che uno immagina siano a conoscenza di tutti, ma non sempre è così. Ecco perché allora oggi andremo a vedere cosa si intende per dispnea.
Che cos’è e cause
La dispnea è una difficoltà respiratoria con aumento dello sforzo respiratorio. E’ vero, si potrebbe dire che il cane respira male, ma il termine tecnico è dispnea. Tecnicamente alcuni autori preferiscono parlare di iperpnea e aumento dello sforzo respiratorio, in quanto il concetto di dispnea inteso come difficoltà respiratoria implicano un certo grado di soggettività, impossibile da stabilire negli animali. Ma queste sono sottigliezze che all’atto pratico poco servono.
Di solito durante le fasi precoci del problema, la difficoltà respiratoria si evidenzia solamente durante l’attività fisica ed ecco che si parla di intolleranza all’esercizio fisico. Se la patologia è particolarmente grave, ecco che le difficoltà respiratorie arrivano anche a riposo. La dispnea è caratterizzata da aumento della frequenza (si parla di tachipnea) e di aumento della profondità del respiro. Spesso cani e gatti che manifestano dispnea hanno anche ortopnea, ovvero la difficoltà a respirare in determinate posizioni. Tendenzialmente il pet con ortopnea preferisce stare seduto o in posizione quadrupedale, respira con con il collo esteso e i gomiti abdotti (allargati). Anche i movimenti dei muscoli addominali sono esagerati.
Nel gatto la situazione è particolarmente grave: normalmente hanno uno sforzo respiratorio minimo, quando li vedete respirare con forti escursioni del torace e dell’addome vuol dire che il quadro è già molto grave. Alla dispnea è spesso associata la cianosi, ovvero la colorazione blu delle mucose e indica problemi di ossigenazione con ipossia. Questo significa che nonostante lo sforzo respiratorio accentuato, l’aumento non riesce a compensare il problema.
La dispnea può essere inspiratoria o espiratoria. Nel primo caso è associata a problemi alle alte vie respiratorie o extrapolmonari (ostruzioni delle vie aeree superiori, versamento pleurico, pneumotorace e masse nel mediastino). Nel secondo caso il problema di solito è a livello polmonare. Occhio che altre cause di dispnea possono essere non respiratorie, quindi anemia grave, ipovolemia, acidosi, dolore, febbre e neuropatie.
Cosa fare
Un cane o un gatto con dispnea deve essere visto prima di subito dal veterinario. Non dovete attendere che si arrivi alla cianosi o alle sincopi prima di decidervi a portarlo, non è una cosa che si risolve da sola, ma che anzi potrebbe peggiorare rapidamente. Se la situazione viene trascurata, quando lo portate dal veterinario potrebbe essere troppo tardi anche utilizzando le opportune terapie mediche.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
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